Come creare una routine serale per i bambini?

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La visita a casa dei nonni, la passeggiata accoccolati nella fascia insieme a mamma e papà, o per i più grandicelli, i giochi con gli amichetti, sono tante cose tutte insieme. Piccole o grandi attività che sappiamo essere momenti felici per i nostri bambini, i quali sanno ripagarci con buffe facce, sorrisetti e simpatiche smorfie. Le lunghe giornate molto intese e cariche di emozioni richiedono però un altrettanto riposo rigenerante e in questo ci viene in aiuto la creazione della routine serale per i bambini.

Sia per loro, ma anche per noi genitori, che a fine giornata abbiamo oramai esaurito il livello di energia della batteria interna al nostro organismo. L’appuntamento con il lettino, o il lettone, non sempre può risultare sereno, e il momento della messa a letto può divenire molto faticoso per tutta la famiglia. Ti lascio come sempre, dei consigli pratici per gestire con leggerezza una routine serale che funzioni davvero!

Perché è importante la routine della sera per i bambini?

La vita in famiglia è già abbastanza complessa, se poi ci metti anche conflitti, piccole battaglie e difficoltà a mantenere il sonno con evidenti effetti per il giorno successivo, si creano delle situazioni che potrebbero sfiancare chiunque. È normale sentirsi impotenti, affranti, ed è normale cercare il confronto con le amiche, le conoscenti così brave a riuscire a far addormentare i propri figli (se cerchi un supporto che ti aiuti a comprendere appieno le esigenze dei tuoi piccini, senza tutte le volte dover mettere da parte le tue, unisciti ad Accademia Mamma: ecco tutte le informazioni).

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Niente panico, buttarsi giù non serve assolutamente a nulla. Serve però capire che ognuno di noi matura la propria genitorialità in maniera diversa, e soprattutto con ritmi personali. E che ad ogni problema c’è sempre una soluzione, e in questo caso una grande mano potrebbe arrivare proprio dalla creazione di una routine serale per i bambini.

Perché è così importante? Innanzitutto perché i bambini hanno bisogno di certezze, e di mettere dei limiti alla loro visione del mondo. E questo non si fa attraverso costrizioni, obblighi o il farli piangere senza consolazione, ma si può fare benissimo con un approccio dolce: la routine.

Cos’è la routine serale?

Parliamo di routine serale incominciando a capire cosa non è. Occorre prima di tutto cacciare via quel pensiero terribile, a mio avviso, che negli anni passati riteneva che l’unico modo per addormentare un bambino fosse quello di lasciarlo piangere. Associando i comportamenti che precedono il sonno come una forma di capriccio, considerandolo una anticamera di un vizio difficile da scacciare.

L’idea di lasciar piangere un bambino fino allo sfinimento ( il famoso metodo Estivill) è un modo che non tiene conto dei suoi bisogni, oltre che essere totalmente irrispettoso verso la sua persona. Differentemente, un metodo più dolce che sappia accompagnare davvero i bambini, influirà in maniera positiva sulla qualità del sonno e sulla quantità dei risvegli notturni.

Più facile a dirsi che a farsi?

Nessuno ha mai parlato di facilità quando si cresce un figlio, e in particolare nei primi mesi, quando in fin dei conti non sappiamo nulla dell’esserino che abbiamo tra le braccia. Pensiamo a come si possano sentire una volta venuti al mondo (sai cos’è il trauma da parto dei neonati?): nove mesi nella pancia della mamma con quella sicurezza di essere protetti, coccolati, e dove il susseguirsi degli eventi è prevedibile. Un tempo che serve al feto per crescere e svilupparsi in un ambiente simile ad una bolla e che una volta uscito nel mondo, viene meno quella sensazione ovattata. Aumentano le luci, le voci e il contatto con l’esterno, che difficilmente riescono a riconoscere, perché per loro è tutto nuovo, ed hanno bisogno di tempo per assimilarlo.

Il momento della poppata e poi quello dei primi assaggi, gli oggetti da afferrare, il bucare del primo dentino, il volto della mamma e del papà o del fratellino, fanno parte della crescita di un bambino altrettanto importanti, così come il riuscire ad addormentarsi serenamente.

Com’è il sonno dei bambini?

È bene precisare che il sonno di un bambino è differente da quello di un adulto. In ambedue i casi possiamo parlare di un sonno che è ciclico, e allo stesso modo, tra una fase e l’altra, porta a piccoli risvegli. Ma, mentre noi adulti, il più delle volte non ci accorgiamo di tutto questo, i bambini non hanno ancora questo super potere. I loro risvegli, che sono fisiologici, e che cambiano con la crescita, impattano sulla qualità del sonno, ed è normale la loro fatica di riaddormentarsi.

Paura, spavento per l’allontanamento della figura di accudimento è assolutamente normale, e seppure tutto questo può portare preoccupazione nell’adulto, è possibile rispondere ai loro bisogni con alcune accortezze. Non vi è bisogno della bacchetta magica di un qualsiasi babbano uscito da un libro con protagonista il maghetto Potter, come non esiste una soluzione uguale per tutti.
Sappiamo che i nostri piccoli hanno bisogno di stabilità e di sapere cosa sta per accadere in ogni momento della giornata. Prevedere il susseguirsi degli eventi, permette infatti al bambino di:

  • trovare un equilibrio;
  • sentirsi al sicuro;
  • avvertire uno stato di rilassatezza più alto.

In questo modo, anche abbandonarsi al sonno risulterà più facile.

Coerenza vs programmazione ferrea

Una routine serale per i bambini, per funzionare bene, non deve essere frutto di una programmazione ferrea e rigida (altrimenti finiremmo per stressare ultimamente sia noi che i piccini), ma piuttosto di coerenza comportamentale. Cosa intendo? Non sarà indispensabile avere una tabella con orari, e una scaletta da seguire pedissequamente minuto per minuto, ma ciò che conta è la coerenza con cui gli eventi si presenteranno nell’arco della giornata.

Chi ha già un bambino in età da nido, o il figlio di qualche amica che frequenta una struttura per l’infanzia, avrà notato che in una giornata tipo si tiene conto del susseguirsi delle attività. Si entra all’asilo salutando il genitore, si procede con la colazione, il gioco e così via.

A cosa serve la routine?

Una routine equilibrata e ben strutturata, permettere ai lattanti, ma anche ai più grandicelli, di avere sempre tutto sotto
controllo andando a creare armonia all’interno della sezione. Man mano che i bambini crescono e con loro le abilità sviluppate con la crescita, si va a calibrare la sequenza delle attività in base all’età.

Una corretta routine serale per i bambini: scegli la tua!

È possibile creare una corretta routine serale per i bambini, e quindi questo stato di preparazione e predisposizione al rilassamento (abbassando i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress), anche nella nostra quotidianità e in particolare nel momento che precede l’appuntamento con la nanna.

A differenza dell’asilo nido, dove la routine è calibrata per tutta la giornata, il nostro momento di accompagnamento alla nanna dovrà essere più breve e perlopiù (con le eccezioni del caso) costante nel tempo. In questo modo, anche quando avverranno piccoli cambiamenti, saranno calibrati in base all’età e alla crescita individuale, ma i punti salienti dovranno rimanere costanti nel tempo.

Quando si parla di routine della nanna spesso le mamme e i papà si aspettano di ricevere una ricetta segreta, ma la verità è che anche la routine serale deve essere “settata” su quelle che sono le peculiarità, i bisogni e le esigenze della famiglia. In poche parole si deve creare su misura.

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Cosa includere nella mia routine?

Quindi cosa includere nella mia routine serale? Ti lascio qualche spunto, ma come detto poco più sopra, dovete trovare la vostra!

  • – cena (poppata o alimentazione complementare) rispettando una fascia serale che preceda di almeno due/tre ore la messa a letto;
  • – bagnetto e massaggio rilassante per i più piccoli, igiene personale per i più grandi puntando così sulla loro voglia di autonomia;
  • – ninna nanna per i più piccoli, e lettura di un libro per i più grandi, che sappiano stimolare la fantasia;
  • – coccole a volontà, sempre gradite da grandi e piccini;
  • – dare la buona notte al mondo (il sole, il pupazzo preferito, le nuvole ecc.). Un gesto che permetterà loro di sapere che il giorno dopo al risveglio saranno ancora lì dando sicurezza.

Non esiste una routine serale uguale per tutti e soprattutto non deve essere perfetta

Ad ognuno la sua nanna e sarà molto importante imparare a capire come si addormenta il tuo bambino. E seppure non esista una regola per tutti, esistono alcune situazioni che dovrebbero essere evitate:

  • – ambienti troppo rumorosi e luminosi possono distrarre, ma soprattutto, eccitare il sistema nervoso che faticherà a trovare il giusto stimolo per rilassarsi. Prova abbassando il volume della televisione se è accesa, e anche il tono della voce e luci più soffuse possono essere buone soluzioni;
  • – creare associazioni negative che possano portare a dare al bambino la sensazione che al primo risveglio ci sia un intervento tempestivo del genitore.
  • – una musica di sottofondo, un giretto in macchina e qualsiasi altro comportamento che non saresti in grado di ripetere al primo risveglio fisiologico del bambino;
  • – per i più grandicelli evitare tutto ciò che potrebbe creare agitazione ed eccitazione come i videogiochi, la televisione e i giochi troppo violenti come ad esempio la lotta, il solletico (si lo so è divertente ma prima di dormire provoca un eccitazione negativa) e cosi via.

In conclusione

“La strada per il mondo dei sogni è lastricata di mattoni gialli molto simili a quelli che percorse Dorothy nel mago di Oz”.

Una citazione che ho avuto modo di sentire tantissimi anni fa, e che mi ha dato molto su cui riflettere. Aiutare i bambini a trovare la loro strada sarà faticoso, pieno di scossoni, ma è un lavoro di squadra che sarà ripagato raggiungendo il risultato sperato.

Com’è la vostra routine della nanna?

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