Una semplice passeggiata può trasformarsi in un disastro in un attimo. Un gorgoglio, un rigurgito e… eccoti lì a pulire, consolare e cercare di capire cosa fare. Il reflusso del neonato è così, a volte è silente, altre molto evidente, ma può metterti a dura prova.
Ma non temere, mamma e papà! Il reflusso gastroesofageo, comunemente conosciuto come reflusso, è un disturbo frequente nei neonati e, con un po’ di conoscenza e i giusti accorgimenti, potrete affrontarlo insieme.
Per aiutarti ad affrontare questo periodo con serenità e fornirvi gli strumenti necessari per prenderti cura al meglio del tuo piccolo, ho pensato a un articolo completo sul reflusso nei neonati.
Cos’è il reflusso del neonato e perché accade?
Piccoli rigurgiti di latte, vomito e disagio durante la poppata possono preoccupare qualsiasi genitore. È importante però sapere che, nella maggior parte dei casi, si tratta di semplici episodi di reflusso, un fenomeno molto comune nei neonati.
Il reflusso si verifica quando il contenuto dello stomaco risale nell’esofago e viene espulso dalla bocca. Normalmente, il passaggio del cibo, sia esso liquido o solido, è unidirezionale grazie all’azione del cardias, una valvola muscolare che si trova tra l’esofago e lo stomaco.
Seppur i nostri piccoli sono così belli e dolci da riempire di baci, ci appaiono perfetti, come se fossero già usciti dal grembo materno già formati e pronti. In realtà, il loro organismo ha bisogno di tempo per svilupparsi completamente, anche dopo i nove mesi di gestazione.
Ciliegia, kiwi e mela: le grandezze dello stomaco di un neonato
Vi siete mai chiesti quanto sia grande lo stomaco del vostro bebè? Io sì, e devo dire che ne sono rimasta impressionata. Nel primo giorno di vita, lo stomaco del vostro bambino è grande quanto una piccola ciliegia. Incredibile, vero? Eppure, nel giro di un mese, la sua capacità raddoppia, raggiungendo le dimensioni di un uovo. Entro i 12 mesi, poi, si espande ulteriormente, diventando grande come una mela.
Questa crescita esponenziale è fondamentale per permettere al vostro piccolo di assumere la giusta quantità di nutrienti per crescere e svilupparsi. Le ridotte dimensioni dello stomaco ci mostrano e spiegano perché si sazi rapidamente con frequente necessità di mangiare, a intervalli di poche ore.
Mangiando spesso e in piccole quantità, lo stomaco di un neonato è quasi sempre pieno aumentando la pressione all’interno dello stomaco, favorendo in questo modo il reflusso.
E non solo. L’immaturità del Cardias, la valvola che separa lo stomaco dall’esofago, non è ancora completamente sviluppata nei neonati e potrebbe non chiudersi perfettamente, permettendo al cibo di risalire.
Inoltre, i neonati trascorrono la maggior parte del tempo sdraiati supini, posizione che facilita la risalita del cibo dallo stomaco all’esofago.
Nella maggior parte dei casi, il reflusso nei neonati è transitorio e tende a risolversi spontaneamente entro i 12-18 mesi di vita, con lo sviluppo del cardias e il rafforzamento dei muscoli addominali.
Reflusso nei neonati: quando preoccuparsi?
Un po’ di reflusso e rigurgito è normale nei neonati. In effetti, è molto comune che i bambini rigurgitano una o più volte al giorno, soprattutto nei primi 6 mesi di vita. Nella maggior parte dei casi, il reflusso non è motivo di preoccupazione e tende a scomparire entro i 12-14 mesi.
Tuttavia, in alcuni casi, può essere un segno di un problema più serio, chiamato malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE).
Ecco alcuni sintomi da tenere d’occhio se il vostro bambino soffre di reflusso:
- Rigurgito frequente o abbondante (più di due volte al giorno)
- Vomito arcobaleno (vomito con una colorazione verdastra)
- Difficoltà ad alimentarsi
- Perdita di peso
- Irritabilità o inarcamento della schiena durante o dopo la poppata
- Tosse persistente
- Sonno disturbato
- Respirazione difficoltosa
Se notate uno qualsiasi di questi sintomi, è importante consultare il vostro pediatra che potrà valutare il vostro bambino e, se necessario, prescrivere un trattamento.
Reflusso si! Ma non chiamatelo vomito
Confondere il rigurgito con il vomito è molto facile, ma sono due fenomeni molto diversi, soprattutto quando si parla di neonati.
Il rigurgito è un processo comune e spesso innocuo che si verifica quando una piccola quantità di latte risale dall’esofago e viene espulsa dalla bocca del neonato, spesso senza sforzo o disagio. Un particolarmente comune nei primi mesi di vita, poiché il sistema digestivo del bambino è ancora in fase di sviluppo.

Il vomito, d’altra parte, è un’espulsione forzata del contenuto dello stomaco attraverso la bocca. È solitamente più vigoroso e può essere segno di un’infezione, di un’intolleranza alimentare, o di altre condizioni mediche che richiedono attenzione. Inoltre, il vomito è spesso accompagnato da altri sintomi come febbre, letargia o diarrea.
Capire la differenza tra questi due fenomeni è fondamentale per non allarmarsi quando si verificano episodi di rigurgito e per riconoscere invece i segnali di allarme che possono indicare la necessità di un intervento medico nel caso di vero vomito.
Lo sapevi che il fumo provoca reflusso?
Esistono semplici accorgimenti che possono aiutare il nostro bambino, vediamo quali sono partendo dall’impatto della nicotina sul reflusso dei nostri neonati.
La nicotina, un componente prevalente nel fumo di sigaretta, può avere un effetto deleterio anche quando non si è direttamente esposti al fumo attivo.
Il fumo passivo, ovvero l’inalazione del fumo da parte di non fumatori, e il fumo di terza mano, che fa riferimento ai residui lasciati nei tessuti e negli ambienti anche dopo che il fumo si è dissipato, possono contribuire a rilassare il cardias.
Questo rilassamento della valvola muscolare che collega l’esofago allo stomaco rende più facile la risalita del cibo nell’esofago, provocando disagi e fastidi ai nostri bambini. È quindi cruciale proteggere i bambini dall’esposizione al fumo per prevenire o mitigare i sintomi del reflusso.
Accorgimenti pratici per affrontare il reflusso del neonato
Esistono semplici accorgimenti che possono aiutare i nostri bambini ad avere meno episodi di reflusso, evitando così i rigurgiti di latte.
Per prevenire il reflusso nei neonati, è meglio evitare la posizione a culla durante l’allattamento o il dondolio subito dopo la poppata.
Queste pratiche possono aumentare la pressione sull’addome del bambino, facilitando la risalita del latte verso l’esofago. Opta invece per tenerlo in posizione più verticale durante e dopo l’allattamento.
Inoltre è bene :
- Posizione verticale: cerca di tenere il tuo bambino in posizione verticale per almeno 30 minuti dopo la poppata per favorire la digestione.
- Poppate frequenti e meno abbondanti: prova a offrire al tuo piccolo poppate più frequenti con quantità di latte ridotte, in caso di latte in formula non forzare il tuo bambino a finire il biberon osservando i segnali di sazietà.
- Cambio pannolino prima della poppata: evitare di cambiare il pannolino subito prima della poppata, in quanto potrebbe causare reflusso.
Vuoi saperne di più sul reflusso?
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