L’entusiasmo per la linea rosa sul test di gravidanza, le tutine regalate dalle amiche, i primi mesi di gravidanza passati con una euforia indescrivibile. Ti porrai moltissime domande dovendo fare i conti con ritmi nuovi, un’organizzazione completamente diversa da quella che avevi prima, e inizierai anche chiederti che madre vorresti essere per il tuo bimbo. Diventare genitori è una grande sfida, che mette in gioco una miriade di emozioni e sentimenti, spesso contrastanti fra di loro, tanto che perdersi è molto facile, soprattutto quando l’istinto materno lotta per emergere. In questo tsunami di emozioni un percorso di parent coaching potrà fornirti gli strumenti per affrontarle senza stress, ecco perché in questo articolo ti racconto proprio come funziona un percorso di coaching genitoriale.
Del parent coaching e di “che madre vorresti essere”?
Che madre vorresti essere? Questa domanda sicuramente l’abbiamo pensata tutte nei nove mesi di attesa, e ciclicamente negli anni a venire dopo la nascita. Credo fortemente che per essere genitori non basti avere fra le mani un certificato di nascita, e che diventare mamma sia una vera e propria avventura. La ricerca continua di informazioni, decisioni da prendere e relazioni profonde di cui per la prima volta senti di esserne responsabile.
La società in cui viviamo impone standard irrealizzabili, e maggiormente quando il ruolo che hai appena intrapreso è quello di genitore. E pensi di essere pronta, ma quanto si può esser pronti davvero? Spesso chiediamo il permesso per poter realizzare i nostri sogni, desideri e aspettative, che già solo a scriverlo, appare essere un carico molto pesante da portarsi appresso. Ed è un attimo che si sparisce. Siamo così portate ad entrare in questo ruolo che spesso dimentichiamo in realtà chi siamo. Che persona siamo.
Siamo donne, mamme, mogli, compagne, amanti e figlie ma soprattutto siamo umane. Prima di tutto la nostra vita, e la nostra serenità, devono diventare parte integrante del nostro progetto. Semplicemente perché se non sei serena, non lo saranno nemmeno i tuoi piccolini (vieni in Accademia Mamma per avere tutte le informazioni pratiche che cerchi: tantissime professioniste qualificate e tante mamme all’ascolto. Senza giudizi, solo supporto).
Te stessa al centro con il parent coaching
Il percorso con una figura professionale riconosciuta come potrebbe essere il coach genitoriale ha inizio da un punto ben preciso: te stessa. Solo te. Nessun altro che te stessa. Ti ho già spiegato cos’è il parent coaching e a cosa serve: ora devi capire effettivamente che tipo di vantaggi potresti acquisire.
Osserviamo le tue aspettative e le confrontiamo con la realtà
Troviamo nuove strade da percorrere per migliorare la relazione con te stessa e poi con tuo figlio. Partiamo con un progetto concreto e semplice, che si svilupperà nel trovare l’equilibrio con il nuovo ruolo di genitore . Il tutto muovendoci grazie ad alcuni importanti passaggi:
- definizione degli obiettivi a breve termine e a lungo termine;
- delineare le priorità fissandone i punti più importanti;
- basi per conoscere e gestire i tuoi nuovi confini.
Il parent coaching è un processo di trasformazione: un modo per imparare ad ascoltarsi e per poter trovare la strada che si vuole percorrere attraverso l’ascolto attivo, il porsi delle domande che avranno come scopo finale il trovare la propria serenità.
Come funziona esattamente un percorso di parent coaching?
Io ho scelto di lavorare con delle consulenze online di parent coaching, per poter arrivare ovunque nel mondo, permettendo di abbattere le barriere del tempo ( sempre troppo poco per le mamme e troppo carico mentale: inizia a lasciar andare) e dello spazio.
Siamo sempre di fretta, e ,soprattutto noi mamme, tendiamo a sopprimere le nostre priorità per i figli o la famiglia, tanto che spesso rimandiamo le azioni che riguardano noi stesse. A volte arriviamo a rinunciare del tutto. Siamo così culturalmente e naturalmente portate ad entrare nel ruolo di madre, che spesso dimentichiamo chi siamo realmente. Una semplice doccia ritagliata tra una poppata e l’altra, magari con il nostro bambino che dorme sulla sdraietta appoggiata sul tappettino del bagno, al voler passare una serata con amici, diventa sempre tutto più complicato. Tanto da passare in secondo piano.
Esiste la tecnologia e possiamo sfruttarla a nostro piacimento, non trovi? Accorciamo le distanze per poter poter trovare la serenità che meriti prima come donna e poi come mamma.
Percorsi individuali
Il parent coaching prevede dei percorsi cuciti sulle esigenze specifiche delle persone che ci contattano, passo dopo passo, e del tutto individuali. Sessione dopo sessione (nel mio caso con un minimo di 4 incontri per circa 2 ore di tempo) in cui racconterai di te e delle difficoltà che riscontri con il tuo bambino, o con il tuo ruolo di mamma.
Solitamente si lavora con una prima sessione gratuita, che servirà proprio a conoscersi e a capire meglio, insieme, quali possono essere gli obiettivi del percorso di parent coaching. Si definiscono poi insieme i tempi, le modalità, fino a costruire un percorso individuale, che sarà un vero proprio strumento introspettivo.
Deve scattare l’amore!
Quando scegli una figura importante che ti affianchi lungo un percorso, come quella del parent coach, in un certo senso deve scattare l’amore, l’alchimia, ma se credi nelle capacità della persona non farti troppi problemi se non avverrà l’amore a prima vista. Succede anche che la fiducia si conquisti e aumenti lungo il percorso.
Da dove si parte?
In un percorso del genere è possibile partire da una difficoltà oppure, da un desiderio di serenità, equilibrio e aspettative future. Occorre capire meglio che genitore vorresti essere e in che modo vorresti nutrire la relazione con tuo figlio. Insieme è necessario esplorare i percorsi, le strade che stai già percorrendo e in una fase successiva, a trovare quelle che ti porteranno a migliorare la qualità del tuo tempo, e di quello che passi con i tuoi figli.
Il mio bambino potrà partecipare alla sessione?
L’ideale sarebbe che tu potessi ritagliarti un momento per te, ma lo deciderai in fase di pianificazione, definendo anche:
- i confini;
- le priorità;
- gli obiettivi.
Io personalmente consiglio sempre di pensare ad ogni sessione, anche come ad un momento che potrai dedicare a te stessa nella massima tranquillità e concentrazione. L’obiettivo alla base di un percorso di parent coaching è sicuramente quello di favorire un cambiamento positivo in quelle che sono le sfide quotidiane, per poterle affrontare con una consapevolezza diversa. Più serenamente.
Lascia andare!
Il parent coach, a questo scopo, ti prende per mano aiutandoti a lasciar andare tutto ciò che ti fa sentire in colpa, come donna, e poi come madre. Partendo da alcuni piccoli comportamenti come:
- lasciar andare i pregiudizi su argomenti su cui sembra che gli altri sappiano sempre tutto, e permettendoti di ascoltare solo te stessa. Per questo motivo non aspettarti compiti, o serie di direttive che sembrano arrivare dall’alto, ma piuttosto riflessioni da attuare.
- lasciar perdere le cose non essenziali perché ci sei tu e c’è il tuo bambino. Prendersi cura di te stessa è la priorità che ti permetterà di poterti prendere cura del tuo bambino al meglio. Se sei serena tu lo saranno anche i tuoi bimbi.
- abbandonare i sensi di colpa. Hai mai fatto caso come le mamme siano avvolte dai sensi di colpa e che questo sia un processo che parte dell’essere donna? Beh, ti svelo un segreto, i nostri figli ci amano per quello che siamo, e non ci guardano con gli occhi degli altri. Com’era quella canzone di Pino Daniele? Ogni scarrafone è bello alla sua mamma, ed è anche vero il contrario.
- imparare ad essere imperfetta in maniera naturale. Ti dico subito che la mamma perfetta non esiste ed è proprio questo il bello, sai? Sei perfetta anche quando mangiano una merendina confezionata, quando gli permetti di stare svegli più del dovuto alla sera.
Il parent coaching è un viaggio, per intraprenderlo devi spingerti oltre la zona di comfort
Un percorso di parent coaching ti permette di camminare verso le tue emozioni e i sentimenti ( attenzione, per problematiche emotive consiglio sempre di rivolgersi alle figure specifiche: psicologo/psicoterapeuta, ecc.), che sono il perno del motore che porta avanti la nostra vita, e i nostri comportamenti.
Il mio lavoro di consulente per l’allattamento e il babywearing mi ha messo di fronte a molteplici realtà. Ognuna di esse è una storia da ascoltare e da comprendere. Mondi diversi e differenti fra di loro, ma con un filo conduttore, cioè quello di ricercare bene il bene dei nostri piccini. Ecco perché è importante vivere con più serenità possibile questi momenti, e grazie al parent coaching vedrai delle differenze importanti e riuscirai a “goderti il viaggio”. Contattami per un confronto o per dubbi in merito al parent coaching, e raccontami la tua esperienza!