L’allattamento al seno è un’esperienza unica e preziosa per mamma e bambino, ma non sempre il suo avvio è semplice. Ci sono molteplici fattori che possono influenzare la produzione di latte, e la funzionalità tiroidea è uno di questi. Per le mamme che soffrono di ipotiroidismo, può esserci una maggiore difficoltà nel produrre latte in quantità adeguata. Ma perché accade? Qual è il legame tra tiroide e allattamento? E, soprattutto, cosa si può fare per affrontare questa sfida? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.
Da mamma, ma anche da professionista che affianca le donne da tanti anni (scopri chi sono), non posso che esortarti ad approfondire questo argomento perchè non c’è nulla di più frustrante di fare di tutto per stimolare la produzione di latte ed avere un corpo che non risponde alla nostra richiesta.
La tiroide e il suo ruolo nell’allattamento
La tiroide è una ghiandola fondamentale per il benessere generale dell’organismo, poiché produce ormoni che regolano il metabolismo, l’energia e molte altre funzioni vitali. Tra queste, vi è anche la regolazione della prolattina e dell’ossitocina, due ormoni chiave per la produzione e il rilascio del latte materno.
Prolattina: È l’ormone responsabile della produzione di latte. I suoi livelli aumentano durante la gravidanza e il post-parto, ma per funzionare al meglio deve essere sostenuta da un equilibrio ormonale adeguato.
Ossitocina: Questo ormone è essenziale per l’eiezione del latte dal seno. Aiuta il bambino a ricevere il latte in modo efficace durante la poppata.
Quando la tiroide lavora meno del dovuto, come nell’ipotiroidismo, questi processi possono subire alterazioni, causando un rallentamento nella montata lattea e una produzione insufficiente di latte.
Ipotiroidismoe difficoltà nell’avvio dell’allattamento
Le mamme che soffrono di ipotiroidismo possono incontrare diverse difficoltà nell’iniziare e mantenere l’allattamento. Tra i problemi più comuni troviamo:
- ritardo nella montata lattea, che può arrivare anche oltre le 72 ore dal parto;
- scarsa produzione di latte, nonostante una corretta stimolazione e un buon attacco del bambino;
- Affaticamento e stanchezza intensa, che possono rendere più difficile sostenere le poppate frequenti necessarie nei primi giorni;
- Bambino poco soddisfatto al seno, che può risultare irritabile o richiede di poppare molto spesso.
Questi segnali possono essere già marcati nelle mamme il cui ipotiroidismo non è ben controllato farmacologicamente, motivo per cui una gestione adeguata è essenziale.
Attenzione però per il range di TSH in allattamento non è quello “normale”. E’ una norma che rimanga non superiore ai 2,5 mU/L.