La scomparsa del ciclo, il trambusto fastidioso nello stomaco che non ti permette quasi di respirare, sono a volte i primi segnali che portano una donna a correre dal ginecologo, o anche in farmacia ad acquistare un test di gravidanza. Ci sono poi, quelle che nel linguaggio comune e popolare siamo soliti chiamare nausee mattutine, e possono essere associate ad episodi di vomito. Un disturbo fastidioso e passeggero, che colpisce le future mamme solitamente nei primi tre mesi di gestazione, ma che con piccoli accorgimenti, scomparirà lasciando solo un ricordo spiacevole. Tuttavia, se la nausea e il vomito diventano una costante giornaliera trasformandosi in un incubo che porta a seri problemi di salute per la futura mamma, è bene parlarne approfonditamente. Parliamo in questo caso di iperemesi gravidica e di una situazione ben lontana dalle nausee del mattino, ma molto più invalidante e che necessita di supporto.
I primi mesi di gravidanza sono una continua scoperta di sensazioni ed emozioni per qualsiasi futura mamma
Svegliarsi al mattino e non riuscire a mandar giù nemmeno un bicchiere di succo d’arancia, o un bicchiere d’acqua, potrà apparire più che fastidioso. Altrettanto quando gli odori particolari ti portano a sentire lo stomaco in subbuglio, tanto che correre al bagno appare l’unica soluzione.
Il primo trimestre di gravidanza è il periodo in cui una buona percentuale di donne in dolce attesa soffre di nausee, più o meno forti, associate al vomito. La maggioranza delle persone definisce questi episodi con il termine nausee mattutine seppure si possano presentare in qualsiasi momento della giornata. Il loro termine propriamente scientifico è emesi gravidica ed è causato dall’aumento di alcuni ormoni come gli estrogeni e le beta hCG. Termine quest’ultimo che sentirai nominare spesso nelle prime settimane di gravidanza essendo utilizzato come marcatore per determinare l’avvenuto concepimento.
Le nausee, con o senza vomito, fanno la loro comparsa intorno alla quinta settimana di gestazione concentrando il picco massimo intorno alla nona, per poi in linea di massima, scomparire tra la 16 – 18 esima. Sicuramente un disturbo fastidioso per la futura mamma che vorrebbe godersi i primi mesi di gravidanza vivendo i cambiamenti del proprio corpo con gioia (quando si vede la pancia in gravidanza), serenità e un pizzico di euforia, ma che non è pericoloso per sé e il proprio bambino. Differentemente, se la nausea e il vomito ostacolano l’assimilazione del cibo, portano a disidratazione e carenze nutritive non si parla più di emesi gravidica.
Cos’è l’iperemesi gravidica?
Il momento in cui nausea e vomito appaiono debilitanti per la futura mamma e si prolungano oltre il primo trimestre di gravidanza, è conosciuto come iperemesi gravidica.
Non voglio spaventarti con questo articolo, comprendo il tuo disagio nel leggere parole molto forti, ma è altrettanto importante informarsi per poter agire in maniera consapevole. Troverai sul tuo cammino di futura mamma amici, parenti o semplici conoscenti che tenderanno a sminuire queste sensazioni di forte nausea e gli episodi frequenti di vomito. È un grande errore sminuire gli altri per qualsiasi comportamento non rientri in linea con il loro pensiero e maggiormente quando una condizione sanitaria così forte rischia di debilitare la neo mamma. E non è vero che se ci sono passati loro, puoi viverli bene anche tu!
L’iperemesi gravidica è una condizione seria e debilitante che non va presa sottogamba, a partire dai sintomi che sono un frequente vomito e una costante nausea tali da alterare la qualità di vita della gestante.
Quali sono i sintomi dell’iperemesi gravidica?
I sintomi dell’iperemesi gravidica, che al contrario delle semplici nausee portano a forti e violenti attacchi di vomito, sono:
- perdita di peso dovuta dalla mancanza di assimilazione dei nutrienti utili all’organismo umano;
- scialorrea con difficoltà di deglutizione per eccessiva salivazione;
- disidratazione che a lungo andare provocano tachicardia e ipotensione;
- chetosi che si verifica quando l’organismo non riesce a far fronte alle necessità energetiche. In età pediatrica questa carenza la conosciamo con il termine acetone;
- stato confusionale;
- perdita dell’appetito e avversione alimentare;
- alterazioni elettrolitiche dovute da una mancanza di calcio e potassio;
- alterazione ormonale tiroidea (ipertiroidismo) transitoria.
Quali sono le cause?
Le cause che portano a soffrire di nausea e vomito in gravidanza, risiedono principalmente in un aumento degli ormoni, che giocano un ruolo molto forte per tutti e tre i trimestri di gravidanza. La gonadotropina corionica umana che conosciamo con il termine hCG ed è secreta dalla placenta è una componente molto importante per lo sviluppo sia della emesi che della iperemesi gravidica.
Altri fattori
Esistono altri fattori che sembrano collegati ad un aumento degli episodi di nausea e vomito, e che portano a dover intervenire a livello sanitario per la futura mamma. Questi sono principalmente:
- ereditarietà familiare. Il rischio di soffrire di iperemesi gravidica è tre volte maggiore se siamo figli di madri che hanno avuto lo stesso problema;
- se si è alla prima gravidanza o se questa è giunta in giovane età;
- sovrappeso ed obesità;
- se si soffre di diabete, asma, ipertiroidismo, emicrania e trofoblastica gestazionale (malattia caratterizzata da una crescita anomala di cellule all’interno dell’utero;
- se in una precedente gravidanza si è sofferto di iperemesi gravidica.
Cosa fare se sospetti una forma di iperemesi?
Rivolgiti ai medici se sospetti iperemesi gravidica
A tutto c’è un rimedio, ma sempre affidandosi al proprio medico o al ginecologo, che saprà consigliarti oltre che poter avere un quadro generale sulla cura e/o farmaci da assumere. Il medico specialista potrà diagnosticare se si tratta effettivamente di iperemesi gravidica, o di altri disturbi debilitanti come l’epatite, appendicite, pancreatite o metabolici di cui rientrano tra gli altri la chetoacidosi diabetica, o forme varie di tiroidismo. Inoltre, un medico specialista saprà consigliare alla futura mamma se è il caso di provare ad assumere succo con zenzero e vitamina B6.
In caso di emesi gravidica o di iperemesi gravidica lieve esistono alcuni rimedi che possono alleviare il fastidio, ma soprattutto di non incorrere nella disidratazione, che può essere molto pericolosa e portare al ricovero ospedaliero. Ma come appena detto, occorre affidarsi all’esperienza dei medici. Soprattutto rispetto all’uso di medicinali, mi raccomando sempre con le mamme che seguo con le consulenze sull’allattamento che si fanno già dalla gravidanza ( corri a scoprire Parti bene), di non improvvisarsi e non cedere al “fai da te della zia”.
Cura l’alimentazione (per quanto possibile)
Particolari accorgimenti sulle abitudini alimentari e nutritive quotidiane possono essere di grande aiuto per la futura mamma, ma attenzione che non devono sostituirsi ai consigli del proprio medico di base o del ginecologo.
- Mangiare a piccole dosi ma frequentemente. Si agli spuntini e alle piccole pause ma assolutamente no ai tre canonici pasti abbondanti.
- Cerca di evitare sapori forti come pietanze piccanti o che appaiono a un primo assaggio sgradevoli e alterati.
- Prediligi i carboidrati (una fetta biscottata, un cracker o cubetti di parmigiano) e assumi con moderazione alimenti con zuccheri semplici e con contenuto di grassi.
- Prediligi cibi che trattengono i succhi gastrici come riso, patate e il già nominato parmigiano. Sono delle vere e proprie spugne che assorbono.
- Digiunare non è la soluzione giusta e anzi la mancanza di introduzione di cibo ed alimenti possono aumentare la sensazione di nausea portando al vomito.
- Evita gli odori troppo penetranti e non solo in cucina. Alcuni profumi troppo speziati aumentano la sensazione di nausea.
- Bevi molta acqua o bevande leggere non gassate e non zuccherate. Abbonda con tisane e infusi adatte per la tua condizione come quelle a base di menta o melissa, lampone.
- Non coricarsi dopo i pasti e cercare di rimanere con la schiena eretta per non infastidire ulteriormente lo stomaco già abbastanza provato.
- Lo yoga e il nuoto possono essere gli alleati a cui rivolgersi per mantenere il proprio corpo che lentamente sta cambiando.
Tu sai come stai
In conclusione è importante non sottovalutare nessun sintomo ed è fondamentale rivolgersi al proprio ginecologo per qualsiasi dubbio o per farsi indicare i farmaci idonei che possono migliorare il forte disturbo causato da nausea e vomito. Tu sai come stai e di certo ti renderai conto se è una situazione gestibile, o meno. La prima strategia rimane sempre quella alimentare modificando alcune abitudini, che ne intensificano i sintomi del disturbo, e permettere alla futura mamma di vivere la propria gravidanza con serenità.