
Per ingorgo mammario si intende un sovraccarico di latte nei dotti galattofori senza possibilità di fuoriuscita.
Uno dei momenti più comuni in cui si può presentare un ingorgo è con l’arrivo della montata lattea oppure con il rientro al lavoro.
Sapere riconoscere un ingorgo è molto importante per una mamma, perchè se non curato a dovere può portare in poco tempo a mastite.
Durante l’ingorgo il latte contenuto negli alveoli aumenta di quantità fino al punto in cui si gonfiano e si lacerano. Una buona quantità di latte esce e va a finire nei tessuti della mammella che di conseguenza diventa gonfia, lucida, calda e dolente.
Il seno è così gonfio che l’areola e il capezzolo si riempiono anch’essi di liquidi e per il bambino diventa difficoltoso attaccarsi, se non impossibile.
E’ importante ricordare che più alveoli si danneggiano, meno latte può essere prodotto in futuro.
Cosa fare in caso di ingorgo?

Metodo della pressione inversa
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La prima cosa è agire velocemente e non sottovalutare i sintomi. Il principio è svuotare il prima possibile il seno. Per svuotarlo la cosa più immediata è allattare il proprio bambino. Se però il seno è davvero molto gonfio per il bambino non sarà così semplice farlo, a meno che non spremiamo manualmente il seno in modo da allentare la tensione e permettere un attacco adeguato.
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Altro metodo è quello della pressione inversa. La mamma si sdraia e fa delle pressioni ruotando le dita, partendo dal capezzolo e andando verso l’esterno. Appena l’edema sarà defluito verso la base si può attaccare il bambino.
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Per aiutare ad alleviare il dolore possono essere applicati degli impacchi freddi, ma solo in fase acuta, poi meglio degli impacchi caldo umidi per aiutare il latte a defluire.
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Per ridurre l’edema è utile anche assumere degli anti infiammatori come il paracetamolo e l’ibuprofene.
Le poppate devono essere molto frequenti e non devono avere una durata precisa.
Ci sono anche dei metodi popolani che però effettivamente possono essere di aiuto:

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Applicare sul seno una foglia di verza
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Mettere il seno in una bottiglia dal collo largo e calda (ma non bollente!)
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Fare delle docce calde
Se da sole non riuscire a risolvere l’ingorgo è fondamentale rivolgersi a una figura professionale, come una consulente, per evitare che da un ingorgo si passi a una mastite.