“Mamma, Sofia mi ha spinto! Perché devo sempre lasciarla giocare con le mie costruzioni? Dai sempre ragione a lei!”. Sono frasi che riecheggiano nelle case dove i piccoli conflitti tra fratelli sono all’ordine del giorno. Molto spesso accompagnati da pianti, strilli e lacrime. E con l’arrivo di un nuovo membro nella famiglia la situazione non può che peggiorare, scatenando gelosia tra i più piccoli.
È davvero possibile gestire la gelosia tra fratelli? Sì, come sempre con cura e rispetto delle emozioni dei nostri bambini. In questo articolo, ci dedicheremo a esplorare questo tema, fornendo strategie concrete per prevenire conflitti e alleviare tensioni.
Gelosia tra fratelli è davvero possibile gestirla?
L’arrivo di un nuovo membro nella famiglia è un evento gioioso che però può innescare onde emotive inaspettate nei fratelli maggiori.
La gelosia nasce dal timore di perdere l’attenzione esclusiva dei genitori, o di vedere il proprio spazio invaso. È un’emozione autentica che, se riconosciuta e gestita con cura, può trasformarsi in un’opportunità di crescita per tutti.
In fondo al cuore, tutti noi desideriamo che i nostri figli vivano in armonia e che i litigi fossero un’evenienza rara, se non inesistente. Questo sentimento non deve essere visto come un tabù o un sentimento negativo da reprimere: è una reazione emotiva naturale che segnala un bisogno di sicurezza e attenzione. In questo delicato equilibrio, il ruolo dei genitori è di rassicurare ogni bambino del proprio amore unico e indivisibile per loro.
C’è da dire che non tutti i bambini reagiscono in egual misura e le diversità possono dipendere da molteplici fattori in primis l’età del bambino e la stessa posizione cronologica in famiglia.
Il primogenito avrà modo di sentirsi sopraffatto dal nuovo arrivato in quanto vedrà la sua posizione privilegiata esclusiva venir meno oppure il secondogenito di non essere più considerato il piccolo di casa. Chiaramente le reazioni variano da un bambino all’altro e la gelosia può scatenarsi con atteggiamenti diversi e differenti.
Alla domanda iniziale che chiede se “è davvero possibile gestire la gelosia tra fratelli? “, la mia risposta è assolutamente sì. E ora ti racconterò quali passi puoi percorrere per trovare il vostro equilibrio famigliare.
Il primo passo è accettare che i nostri bambini non saranno sempre d’accordo su tutto e che litigheranno esprimendo apertamente i loro sentimenti
È essenziale incoraggiare i bambini a condividere le loro emozioni di gelosia, ascoltando con attenzione ogni loro preoccupazione, senza giudizio e senza minimizzare ciò che provano.
Un approccio aperto per creare uno spazio sicuro dove i bambini possono sentirsi compresi, apprezzati e amati. Ecco alcune pratiche consigliate:
- dialogare con un tono di voce tranquillo e pacato senza interruzioni e gesti di disapprovazione;
- offrire un abbraccio, una carezza o la mano da stringere se lo desiderano;
- dedicare loro tempo per comprendere a gestire la situazione senza forzare risposte immediate;
- rispettare i loro tempo e il modo di esprimere le emozioni.
5 strategie per una gestione quotidiana dei litigi tra fratelli
La gelosia tra fratelli è una tappa naturale e spesso inevitabile del viaggio genitoriale: è importante gestirla con empatia, comprensione e comunicazione per trasformare le sfide in opportunità di crescita. E non solo! A volte ci vuole pure un pizzico di fantasia e molta creatività.
1 Genitori equilibristi del tempo
La distribuzione del proprio tempo in modo equo apparirà una enorme sfida. Siamo sempre di corsa tra scuola, lavoro e attività varie ma è fondamentale dimostrare ai propri bimbi che non esistono favoritismi.
Tutto questo non significa dividere il tempo in modo schematico e matematico ma assicurarsi che ogni bambino riceva attenzioni di qualità. Non si tratta di contare i minuti ma creare occasioni uniche per ciascun figlio adatte a rafforzare la loro autostima. Un comportamento che riduce la necessità di competere per l’affetto del genitore.
2 Celebrare le individualità
È essenziale riconoscere che ogni bambino è un individuo unico con una storia tutta sua da scrivere. Festeggiare gli interessi, le passioni e le capacità particolari di ognuno in maniera distinta contribuisce a ridurre la competizione tra fratelli. Assicurando loro uno spazio prezioso in famiglia.
3 Mettersi nei panni degli altri
L’empatia è un termine che viene utilizzato sovente per descrivere il modo e la modalità con cui sentiamo, accogliamo e rispettiamo i sentimenti degli altri. Incoraggiare i più piccoli a mettersi nei panni degli altri con giochi di ruolo e dialoghi strutturati è una strategia utile per far riconoscere le emozioni altrui.
Cerchiamo di essere un esempio positivo per i propri figli. Ogni azione e parola è un insegnamento che si imprime nella loro mente. Mostrando noi per primi il rispetto, la gentilezza e la resilienza si forniscono gli strumenti per costruire il loro carattere. Attraverso il nostro comportamento quotidiano, possiamo ispirare e guidare i nostri bambini verso il diventare adulti consapevoli ed empatici.
4 La gestione dei conflitti passa attraverso il dialogo
Mamma, Sofia mi ha spinto! Oppure Mattia mi ha morso! Educarli a comunicare i propri stati d’animo attraverso il dialogo, anziché l’uso di gesti fisici, si rivela spesso un approccio efficace.
Questo non significa girarsi dall’altra parte ma aiutarli a risolvere i conflitti con un dialogo costruttivo permette di entrare in contatto con tutte le sfumature emotive. La rabbia, la paura, il dubbio e il sentirsi abbandonati sono emozioni che abbiamo tutti, nessuno escluso, e poter condividerle può aiutare ad elaborarle.
5 Cambiamenti in famiglia riguardano tutti
Coinvolgere i bambini nei cambiamenti che riguardano la famiglia li fa sentire parte del processo. Che si tratti di preparare l’arrivo di un nuovo fratellino o sorellina o di sistemare le camere per fare spazio, la loro opinione è importante.
Offrendo considerazione alle loro idee si contribuisce a costruire e a sviluppare l’autostima nei bambini. A mio parere è essenziale che ogni voce, piccola o grande, sia ascoltata, facendo sentire ciascun membro incluso e considerato.
La rivalità fraterna è un aspetto comune dell’esperienza emotiva nei bambini
Un ascolto attivo e una comunicazione aperta forniscono il giusto supporto genitoriale per crescere e sviluppare il legame tra fratelli e sorelle.
Ricordiamoci che la nascita e l’arrivo di un nuovo membro in famiglia è un momento molto critico per un bambino. E come genitore non ci deve sentire in difetto nel cercare un aiuto esterno. Una consulenza di parent coaching può offrire nuove prospettive e strategie per gestire le dinamiche familiari.