Ti prepari ad un viaggio lungo 9 mesi, in cui nausea e vomito potrebbero farti compagnia (magari invece non ne soffrirai affatto, perché è tutto soggettivo quando si parla di gravidanza), ma sappi che ci sono vari fastidi in gravidanza, di cui forse si tende a parlare poco per non offuscarne la bellezza. Ma, come sempre, sono convinta che informazione e divulgazione possano solo far bene alle neomamme.
Poi, un giorno, potrebbero bussare alla tua porta insonnia e stanchezza e da un piedino di ballerina potresti ritrovarti due piedi gonfi come una zampogna. Per non parlare delle perdite di urina e degli slip che non farai in tempo a cambiare, tra un colpo di tosse ed uno starnuto.
Quindi, sappi che non sei sola, che è normale essere tristi o stanche se hai dei fastidi fisici, e soprattutto, che non sei sbagliata!
Nuovi amici in gravidanza
Durante la gravidanza il tuo corpo subisce tanti cambiamenti fisici e ormonali, che possono causare fastidi più o meno duraturi e più o meno significativi. Ogni donna, lo sai, è diversa, come diversa è ogni gravidanza (anche per la stessa donna), ma ci sono alcuni disturbi in gravidanza che accomunano molte future mamme. Ammettilo, il primo sintomo che associ alla gravidanza è la nausea (conosci l’iperemesi-gravidica?).
Come già detto, le donne non sono tutte uguali e non lo sono nemmeno i fastidi in gravidanza: e infatti, alcune iniziano a soffrirne già nelle prime settimane di gestazione, altre dopo un mese, e altre ancora non ne soffrono affatto per l’intera durata della gravidanza. Per alcune è un vero tormento, per altre è un disturbo di poco conto, tanto da non comprometterne la vita quotidiana. Oltre a questo fastidio, ce ne sono altri di cui forse hai sentito parlare poco: stanchezza, insonnia, piedi gonfi, perdite di urina.
Vediamo nel dettaglio come puoi affrontarli.
La stanchezza: compagna di avventura dal primo al terzo trimestre
Un’alta percentuale di donne in gravidanza accusa i sintomi della stanchezza durante il primo trimestre e nel corso del terzo trimestre, mentre sembra ritrovare le forze nel secondo trimestre. Alcune, invece, lamentano affaticamento e stanchezza per tutta la gravidanza.
Nel primo trimestre la colpa è da attribuire agli ormoni, soprattutto al progesterone.
Altre cause possono essere riconducibili a:
- anemia, che richiede l’assunzione di integratori di ferro;
- aumento del flusso sanguigno,che riduce la pressione del sangue;
- scarsa alimentazione dovuta alla presenza di iperemesi, nausea o acidità.
Sul finire della gravidanza, invece, la stanchezza è dovuta alle dimensioni dell’utero e al peso del bambino (situazioni che richiedono più energie per compiere le attività quotidiane), ma anche ad un sonno poco ristoratore durante la notte, visto il bisogno continuo di urinare e l’insonnia che spesso affligge le future mamme.
La stanchezza è uno dei fastidi in gravidanza che può avvertirsi anche a livello mentale, con ripercussioni sul benessere generale, per gli sbalzi di umore, i pensieri e le paure che segnano l’inizio della gravidanza.
“Perché sono sempre stanca?”
Sentirti stanca in gravidanza è normale, tranne rare eccezioni in cui è opportuno rivolgersi ad uno specialista (esistono, infatti, malattie che possono manifestarsi con un senso di affaticamento generale, come il diabete gestazionale e l’anemia).
Le cause fisiologiche della stanchezza in gravidanza sono attribuibili ai cambiamenti ormonali (sempre loro, eh!) e fisici che si verificano fin dal concepimento, tra cui:
- innalzamento dei livelli di progesterone;
- aumento del volume sanguigno circolante;
- aumento della frequenza respiratoria;
- peso crescente del feto e dell’utero;
- diminuzione della pressione sanguigna.
Potrei definire la stanchezza come una richiesta fisiologica del corpo, che ti chiede di rallentare i ritmi. Ciò non vuol dire che devi rinunciare allo sport o alla vita sociale, ma che è opportuno trovare un equilibrio che ti permetta di non disperdere le energie.
5 Consigli per combattere la stanchezza in gravidanza
Durante la gravidanza è importante ascoltare i tuoi ritmi e chiedere aiuto e sostegno alle persone di cui ti fidi, qualora ti sentissi particolarmente affaticata e stanca. Inoltre, puoi seguire 5 piccoli consigli per vivere più serena le settimane di gravidanza:
- scegli una dieta sana ed equilibrata, che ti garantisca il giusto apporto calorico (non saltare mai la colazione, fai almeno uno spuntino al mattino e uno al pomeriggio, e a pranzo e a cena consuma piatti leggeri);
- fai attività fisica moderata;
- non farti sopraffare da stress o pensieri negativi;
- riposa quando possibile, vai a letto presto la sera e sfrutta il weekend per rilassarti;
- tieni piccoli aiuti in borsetta: caramelle zuccherate, una bottiglietta d’acqua o un succo di frutta, un pacchetto di crackers, per non restare tanto tempo a digiuno, per prevenire cali glicemici e se dovessi sentirti accaldata.
Cos’è l’insonnia gravidica?
Durante i nove mesi dormire non è sempre facile, per i cambiamenti che il corpo subisce, per le preoccupazioni riguardo la salute del bambino e il nuovo ruolo che la donna si appresta a ricoprire.
Non è detto, però, che anche tu debba soffrire di insonnia (come già detto, ogni donna e ogni gravidanza sono diverse) ma è un altro dei fastidi in gravidanza che potresti avvertire.
Ma come si riconosce l’insonnia gravidica?
- difficoltà ad addormentarsi entro 10-20 minuti dal momento in cui si va a letto;
- incapacità di riprendere sonno quando ci si sveglia durante la notte;
- risveglio mattutino improvviso, con sensazione di stanchezza e bisogno di dormire durante il giorno.
Secondo alcuni studi, l’insonnia gravidica potrebbe comportare (ma non a tutte le donne):
- diabete gestazionale;
- minor grado di sopportazione del dolore durante il travaglio;
- rischio di un parto pretermine.
Se l’insonnia, però, è accompagnata da:
- perdita di interesse verso le attività ritenute piacevoli;
- sensazione di vuoto e senza speranza.
Avverti il ginecologo, perché potrebbero essere sintomi della depressione.
Quali sono le cause dell’insonnia in gravidanza?
Possiamo annoverare tre tipi di cause:
- fisiche: i cambiamenti che avvengono nel corpo della gestante possono rendere difficoltoso il riposo notturno;
- ormonali: gli sbalzi ormonali influenzano il sonno della futura mamma;
- emotive: le emozioni positive e negative che accompagnano i 9 mesi influenzano la qualità del sonno.
Consigli per favorire il sonno in gravidanza
Dormire in gravidanza può diventare complicato, ma non è impossibile. Ecco, piccoli consigli da attuare per alleviare l’insonnia:
- se soffri di crampi notturni consuma cibi che contengono magnesio e potassio (come arachidi, banane, albicocche secche e pesce);
- prova a regolarizzare il ritmo sonno-veglia: vai a dormire e svegliati più o meno alla stessa ora;
- a letto non guardare la televisione, non lavorare e non studiare;
- fai una leggera attività fisica o un corso di yoga, se la gravidanza procede regolarmente: ti aiuteranno a rilassarti;
- se non riesci a dormire leggi un libro (ti suggerisco il mio primo libro Allatta che ti passa. L’alimentazione dei bambini dalla nascita all’autosvezzamento così avrai ottimizzato i tempi e sarai già informata)
- mangia ad orari regolari, preferendo pasti non troppo abbondanti, soprattutto a cena (per non rallentare la digestione);
- evita o perlomeno cerca di limitare l’assunzione di caffeina, contenuta nel caffè, nelle bevande a base di cola e nel cioccolato;
- bevi tisane rilassanti, ma occhio alla camomilla: i suoi principi attivi, ad alte concentrazioni, possono avere un effetto eccitante, invece che sedativo e potrebbero favorire le contrazioni uterine;
- se ti è possibile, concediti un bagno caldo (in inverno) o tiepido (in estate) per trovare sollievo dal caldo;
- per dormire scegli la posizione sul fianco sinistro con le ginocchia leggermente piegate, eventualmente con un cuscino posizionato tra le due gambe.
Piedi gonfi in gravidanza: perché succede?
Il gonfiore delle caviglie e dei piedi in gravidanza è una conseguenza della ritenzione idrica, il ristagno di liquidi nel corpo, dovuto alle modificazioni ormonali e fisiche, che si verifica principalmente nel terzo trimestre di gravidanza. Per questo, il più delle volte, è considerato un disturbo del tutto fisiologico.
Fin dalle prime settimane nelle donne incinte si osserva l’aumento del progesterone che, funzionando da vasodilatatore, rallenta la circolazione del sangue e favorisce la stasi sanguigna, determinando la ritenzione idrica. Nell’ultimo trimestre, l’utero s’ingrandisce notevolmente, comprimendo i vasi venosi che trasportano al cuore il sangue proveniente dalle parti basse del corpo (piedi e gambe). Questo rende difficoltosa la risalita del flusso sanguigno e favorisce il ristagno di liquidi lungo gli arti inferiori.
Come prevenire i piedi gonfi
Nella maggior parte delle donne incinte, i piedi gonfi iniziano a sgonfiarsi subito dopo il parto, e in una settimana si osserva un ritorno alla normalità.
Per alleviare questo disturbo puoi seguire alcuni consigli:
- evita di stare in piedi troppo a lungo. Se non ti è possibile, prova a bilanciare il peso corporeo;
- riposa con le gambe e i piedi tenuti più in alto delle anche, utilizzando dei cuscini sotto i piedi. Questa posizione, infatti, per effetto della gravità, favorisce il ritorno di sangue venoso dagli arti inferiori verso il cuore;
- indossa scarpe comode, meglio senza lacci e di una misura più grande, in modo da non aumentare la stasi sanguigna;
- esegui degli esercizi per i piedi: piegali e allungali, e ruota le caviglie in senso orario e antiorario;
- fai delle passeggiate, ma senza esagerare. Camminare apporta numerosi benefici alla circolazione, ma non eccedere, (soprattutto nel terzo trimestre), con l’intensità o la durata per non sollecitare troppo le articolazioni delle ginocchia e delle caviglie, e non appesantire il pavimento pelvico;
- nuota o fai esercizi in acqua, che aiutano il flusso di ritorno del sangue verso il cuore e la circolazione del fluido linfatico (acqua, cellule adipose, proteine e globuli bianchi). Immergere il corpo, inoltre, comporta benefici immediati sulla tensione muscolare, sulla mobilità e sulla flessibilità della schiena e delle gambe;
- indossa delle calze compressive, che favoriscono la circolazione sanguigna e linfatica;
- segui una dieta bilanciata: non eccedere con pane, pizza, sale e cibi confezionati, che tendono ad aumentare il gonfiore e la ritenzione idrica;
- bevi molta acqua (almeno due litri), per favorire l’attività renale e la diuresi;
- fai pediluvi con acqua tiepida e sale grosso.
Preeclampsia
Talvolta, l’eccessivo gonfiore ai piedi è segno di una sindrome molto temuta dalle donne incinte, la preeclampsia o gestosi. La preeclampsia è caratterizzata, oltre che da una forte ritenzione idrica, anche da proteinuria e ipertensione arteriosa. La proteinuria è l’aumento di proteine nelle urine eliminate, mentre l’ipertensione arteriosa è l’innalzamento della pressione sanguigna.
Le cause non sono ancora note. Presumibilmente, è dovuta ad un’alterazione della placenta e dei vasi sanguigni che la irrorano, che può danneggiare lo scambio materno-fetale e rallentare la crescita del feto nell’utero.
In caso di sospetta preeclampsia, i cui sintomi sono
- forti mal di testa;
- vista offuscata;
- dolori addominali;
- vomito;
è bene consultare immediatamente il medico.
Perdite di urina in gravidanza: perché accade e quando preoccuparsi
Uno dei fastidi in gravidanza che imbarazza spesso le donne sono le perdite di urina. Quando trovano gli slip bagnati, le donne incinta si preoccupano, perché non sanno se queste perdite sono di pipì o se si è rotto il sacco amniotico. Se il liquido è trasparente, su slip neri o colorati, diventa difficile distinguere i due tipi di perdite, ma indossando intimo bianco, o sentendone l’odore, non dovresti avere dubbi (se così non fosse rivolgiti al tuo medico). Le cause delle perdite di urina sono legate principalmente alla fisiologia e all’anatomia della donna.
Nelle primipare, cioè nelle donne alla prima gravidanza, sono meno frequenti e in genere si verificano verso la fine, a causa del peso che l’utero esercita sugli organi, in particolar modo sulla vescica. Nelle donne che hanno già avuto figli o in quelle in età avanzata, invece, le perdite urinarie possono essere causate da un rilascio dei muscoli, o da prolasso, e per questo possono soffrirne già nelle prime settimane.
Quando si manifestano le perdite di urina?
Generalmente, la fuoriuscita involontaria di pipì si manifesta quando si tossisce, si ride, si starnutisce, si fa uno sforzo, quando, cioè, si chiede al corpo di contrarsi, anche in maniera inconsapevole, premendo sul perineo.
Come evitare l’incontinenza gravidica
Se sei incinta e soffri di perdite di urina, non c’è molto che puoi fare, se non provare una ginnastica rieducativa del perineo. A causa del peso dell’utero, dell’effetto degli ormoni e del parto (magari con lacerazione o episiotomia), molte puerpere si ritrovano coi muscoli poco tonici, non riuscendo a stringere per trattenere la pipì.
Allenare il perineo (con esercizi specifici, ma va benissimo anche il pilates) può aiutarti a limitare il problema o a prevenirlo, se ancora non ne soffri, ma non è detto che sia una soluzione definitiva. Alcune donne hanno la tentazione di non bere, ma è sbagliatissimo, perché innanzitutto devi idratarti e idratare il bambino che cresce dentro di te e poi così facendo il problema non si risolve affatto.
Altri disturbi frequenti in gravidanza
Oltre ai disturbi di cui ti ho parlato prima, alcune donne possono soffrire anche di:
- reflusso gastrico;
- cambiamenti del gusto e sapore metallico in bocca;
- rinite gravidica;
- prurito intimo;
- comparsa di edemi agli arti inferiori;
- smagliature;
- scialorrea (aumento della salivazione, che provoca nausea e bruciore di stomaco);
- difficoltà a respirare;
- aumento del battito cardiaco;
- sindrome del tunnel carpale;
- mal di schiena;
- forti mal di testa
- stitichezza;
- emorroidi.
Prima di assumere farmaci per tenere a bada i disturbi della gravidanza è opportuno consultare il tuo medico. In linea generale ricorda di seguire uno stile di vita sano, per garantire il massimo benessere a te e al tuo bambino.
Non sei sola
Non sei sola, è normale essere giù quando i fastidi in gravidanza sono importanti o durano a lungo. Fai riferimento ai medici per sentirti serena e se cerchi un confronto tra mamme e professionisti ti aspetto in Accademia Mamma.