Cara mamma, già ti vedo lì intenta a pulire in continuazione le manine dei tuoi bimbi durante lo svezzamento, ma sappi che, in questa fase, far mangiare i bambini con le mani è addirittura consigliato. La manipolazione del cibo, è infatti un momento decisivo per la crescita dei nostri figli, non solo dal punto di vista nutritivo, ma anche dal punto di vista dello sviluppo cognitivo.
“Le mani sono il principale organo di conoscenza del bambino” secondo Maria Montessori, e anche secondo la scienza, secondo cui mangiare con le mani rappresenta per il bambino una vera scoperta del mondo.
A cosa serve manipolare il cibo con le mani?
Se osservi attentamente tuo figlio, potrai facilmente capire che la manipolazione del cibo non è un gioco fine a se stesso, ma piuttosto un momento altamente esplorativo. Attraverso il contatto, si attivano anche gli altri sensi, e la percezione di vista, olfatto e gusto viene più facilmente stimolata.
Questo cosa vuol dire? Semplicemente che far mangiare i bambini con le mani durante lo svezzamento è del tutto normale e anzi consigliabile perché questo permetterà al bambino di:
- prendere confidenza con il cibo;
- sperimentare nuove consistenze;
- provare nuovi sapori;
- farsi un’idea più concreta degli alimenti.
Inoltre, il momento stesso del mangiare, dello stare a tavola con gli adulti di casa o gli altri fratellini, sarà importante per il suo sviluppo cognitivo. L’impostazione di un buon rapporto con il cibo parte da lontano, già durante il periodo dello svezzamento (per approfondire scopri il corso Svezzamento a prova di bambino).
Del resto è proprio durante lo svezzamento che si sancisce un passaggio importante: dall’alimentazione liquida a quella solida. Un passaggio che consiglio sempre di effettuare gradualmente e assecondando le reali necessità del tuo bambino (non quelle sancite da tabelle e schemi generici). Se poi hai prescelto l’autosvezzamento, ti renderai conto da sola che passerà da piccoli assaggini ad un vero pasto con lentezza e a piccoli passi (ad ognuno i suoi, senza fretta. Scopri come funziona l’autosvezzamento e quali sono i migliori formati di pasta per iniziare).
Far mangiare i bambini con le mani: come organizzarsi?
5 consigli pratici
Spesso le mamme mi chiedono come gestire a livello pratico il momento dei pasti, senza impazzire, ma assecondando il bisogno di sperimentare dei piccini ( ricordo di introdurre cibi solidi solo dal sesto mese compiuto in poi, come da direttive dell’OMS), ed ecco alcuni consigli pratici che condivido:
1 Chiudi un occhio, anzi due
Non ti mentirò: ci saranno giorni in cui troverai i pezzettini di cibo ovunque. Spalmati e spiaccicati, sul viso e i vestiti, per non parlare del pavimento. Quindi prova a:
- scegliere una seduta che gli consenta di stare a tavola con voi o un seggiolone che disponga di un vassoio apposito abbastanza largo;
- munisciti di salviette assorbenti (quelle quadrate magari puoi apporle anche sul pavimento);
- prediligi per lui un abbigliamento comodo e a prova di sugo ecc. (nel senso “il vestito buono” anche no durante i pasti).
2 Crea una routine
Quando hai a che fare con i bambini piccoli, sappi che la routine ti salverà su vari fronti, quindi prima di iniziare e lanciarti a caso in questi passaggi importanti, prova a creare una certa continuità. Naturalmente non mi riferisco al tipo di alimento, che puoi variare preferendo possibilmente la stagionalità e le regole del mangiar sano, quanto piuttosto agli orari e agli spazi.
Ovviamente, sempre con una certa elasticità, e senza andare tu stessa in ansia se la routine salta (lo sai che per affrontare le ansie della maternità ma anche per ricordare a te stessa che ci sei anche tu ho creato la prima Accademia mamma? Corri a vedere di cosa si tratta!), altrimenti il bambino percepirà il tuo stato di tensione. In questo modo potrebbe associare il momento dei pasti a qualcosa di negativo e non è assolutamente una cosa auspicabile.
Devi invece puntare su un’atmosfera distesa, che possa anche invogliare ancora di più il bambino a sperimentare e a cimentarsi in questa buffa ma importantissima scoperta dell’alimentazione.
3 No all’effetto nonna al cenone
Nulla togliere alle dolci nonne che tentano sempre di riempire i nostri piatti (con amore, si intende eh), cerca di non eccedere con le quantità. Soprattutto all’inizio si tratterà quasi sicuramente di assaggini o poco più, e forse sarà più il cibo lanciato in giro che messo nel pancino, quindi piatto colmo chiama una brutta fine.
Meglio piccole porzioni o piccoli bocconi lasciati anche direttamente sul vassoio o sul tavolo, per favorire la presa a pinza dei primi mesi di svezzamento (dopo il sesto mese, te lo ripeto sempre)
4 Vigila ma…
Il mio consiglio è di vigilare sempre con attenzione, ma cercare di intervenire solo se realmente necessario. La verità è che più sei in tensione più sarà difficile, pertanto l’ideale sarebbe un controllo senza che il bambino lo percepisca come imposizione. far mangiare con le mani i bambini è un atto di fiducia e di amore
Sbaglierà delle cose? Si, è naturale. Ma solo così capirà piano piano come gestire il cibo, e cosa gli piace davvero mangiare e cosa no.
5 Temporeggia con te stessa
Datti e dagli tempo. Si lo so, anche di questo ne parliamo spesso, eppure è sempre un fattore troppo spesso sottovalutato. Non puoi pretendere che dall’oggi al domani stia sempre ben composto a tavola e mangi tutte le cose gustose che certamente prepari.
Ci vuole tempo, deve educarsi all’alimentazione e deve capire anche cosa sta facendo.
Cosa non fare se mangia con le mani durante lo svezzamento?
Ora che ti ho detto cosa fare per far mangiare il tuo bambino con le mani, ti dirò anche cosa è meglio non fare, quindi prova a non:
- imporgli posate e forchette (ci arriverà, stanne certa, ma dopo!);
- obbligarlo a mangiare “tutto il piatto” piuttosto che un alimento (in questo modo rischi solo di turbarlo senza trasmettergli amore per il cibo);
- stabilire tu quali passaggi debba fare prima di portare il cibo alla bocca ( è il suo sperimentare, non il tuo e non è detto faccia come lo faresti tu. Intervieni solo in caso di pericolo).
Mangiare con le mani è un gioco?
Alla luce di quanto detto fin qui la risposta corretta potrebbe essere: Ni!
No e si. È una modalità a volte ludica di rapportarsi con il cibo, che spesso a noi adulti infastidisce. Io sono una persona attenta e odio gli sprechi alimentari e di ogni tipo. Ma qui si tratta di piccole quantità che poi puoi anche pensare di consumare diversamente o in più pasti (con la giusta conservazione) in modo da evitare di buttare cibo buono.
Nonostante questo, ti esorto però a dar modo a tuo figlio di sperimentare, perché lo svezzamento è una fase molto importante: un passaggio ad un modo diverso di concepire l’alimentazione. Tutto ciò inciderà anche sulle sue future abitudini e aiuterà a formare quella che amo definire una consapevolezza alimentare che porterà avanti tutta la vita. Insomma, quando si dice iniziare bene… per questo sappi che il suo nn è un gioco o un capriccio di chi non apprezza, ma una fase fondamentale dello sviluppo. Ci avevi mai pensato?