Cosa portare in ospedale per il parto cesareo?

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Il desiderio di arrivare preparati alla nascita del proprio bambino è una sensazione che accomuna moltissimi genitori, lo puoi notare già a casa, quando inizi a preparare tutto per la cosiddetta sindrome del nido, ma anche quando cominci a proiettarti in ospedale per il parto. Un miscuglio di emozioni si alternano a momenti propriamente più pratici, e se hai un cesareo programmato, comincerai a chiederti anche cosa portare in ospedale per il parto cesareo.

Posto che ormai tutti gli ospedali danno già delle indicazioni molto specifiche, credo sia sempre importante ascoltare anche altre campane, per assicurarsi di avere tutte le informazioni per fare la valigia perfetta!

Valigia parto cesareo senza stress!

Ecco, inizia da qui: non stressarti. Questa è la prima cosa da mettere in valigia, perché, come sempre, le cose perfette non ci sono, quindi meglio armarsi di un pizzico di elasticità in più per non avere brutte sorprese.

Detto questo, so che sei qui per sapere cosa portare in ospedale per il parto cesareo, ed effettivamente la valigia per il parto, rappresenterà uno dei primi argomenti che affronterete come futuri genitori, e su cui non mancheranno i consigli delle amiche, dei parenti più ansiosi o generosi (fai tu), e addirittura dei conoscenti. Se poi hai anche modo di frequentare i corsi di preparazione al parto, vedrai che una giornata sarà appositamente dedicata all’argomento, ma, se così non fosse, ribadisco niente panico!

È assolutamente normale farsi, e fare, domande su cosa portare in ospedale per il parto cesareo o naturale, anche perché preparare quella valigia ci aiuterà a sentirci “pronte” ad affrontare questa nuova nascita.

Non metterci i racconti altrui

attenzione a non portare in valigia i racconti altrui che fanno solo grandi danni. Ogni parto naturale è diverso, ma anche il parto cesareo (e di conseguenza il post parto) può differire da donna a donna. Perché siamo tutte diverse. Immaginare il momento del ricovero in ospedale per il parto è quindi un evento normale per qualsiasi mamma e papà. Spesso viene vissuto con ansia, paura, timore e difficilmente questo turbinio di emozioni sono facili da tenere sotto controllo.

Se poi le persone che ci stanno attorno ci raccontano continuamente dei loro parti, direi che per molte l’ansia sale! In questi casi cambiare discorso è probabilmente la cosa migliore, se il racconto ti mette ansia, se invece lo vivi serenamente, allora ben vengano le esperienze altrui. Come sempre è una scelta, anzi, in questo caso è piuttosto un sentire, strettamente personale.

Quando fare la valigia per il parto cesareo?

La maggioranza delle amiche, delle conoscenti, o semplicemente i giornali dedicati al mondo dell’infanzia ti consiglierà di preparare la valigia in un lasso di tempo ben specifico, voci di corridoio, legate anche ad una certa dose di superstizione popolare, dicono di aspettare attorno al settimo mese.
Ti dirò una cosa differente, in quanto sono convinta che non esista un tempo uguale per tutti: è meglio affrontare il momento quando si ha voglia, consapevole che il grande giorno si avvicina. Tendenzialmente, potresti aspettare i primi mesi, perché se sceglierete di conoscere il sesso, potreste dover aspettare la morfologica.

Nel valutare le tempistiche considera anche:

  • il tempo che hai a disposizione per i vari acquisti ( se lavori; hai altri figli; ecc.);
  • se hai un budget definito ti conviene muoverti un po’ prima per eventuali offerte;
  • vuoi effettuare acquisti locali, ti devi assicurare abbiano già la merce ( se vivi in un piccolo paese e devi ordinare qualcosa meglio non aspettare la fine);
  • desideri acquistare online dei prodotti, calcola sempre i tempi di spedizione (generalmente molto brevi sul nostro territorio, ma anche lì, dipende da chi ordini la merce).

Insomma, questo per dire che esistono genitori che si affrettano a prepararla mesi prima, e altri che a poche settimane dal ricovero si sentono ugualmente tranquilli e sereni. Non esiste una regola migliore dell’altra. E, se da un lato siamo abituati a scene da film al cardiopalma, con mamme in affanno, e papà che dimenticano anche di vestirsi per correre all’ospedale, sono sicura che basterebbe un minimo di buon senso per non trovarsi il giorno stesso del parto a dover affrontare il pensiero su cosa possa occorrere o meno. A maggior ragione a fronte di un parto cesare.

Consigli pratici da mettere in borsa

A cosa prestare attenzione quindi? Spesso accade che se hai altri figli, ti rendi conto che ogni volta le cose da portare siano differenti. Sai perché? Perché è la tua esperienza a guidarti, solo tu sai poi cosa ti sia servito effettivamente davvero di tutto quello messo in borsa. Non erano mai gli stessi accessori, gli stessi vestiti o la stessa lista.

1 Consulta la struttura ospedaliera per sapere cosa portare in ospedale per il parto cesareo

Il mio primo consiglio, per sapere cosa portare in ospedale per il parto cesareo, è innanzitutto quello di fissare un colloquio con il personale
ostetrico, e dare libero sfogo a tutte le domande pratiche che hai in mente. Non avere il timore di chiedere, perché è lecito avere dubbi, ed è altrettanto cortese avere risposte.
È bene sottolineare che non esiste una lista unica (ogni struttura organizza le cose come meglio crede), e di conseguenza, a volte non fanno distinzione tra una valigia per il parto che si differenzi tra un cesareo o un parto naturale. Per questo, se hai domande, devi farle nel posto giusto.

2 Un lavoro di squadra

Anche questo è un lavoro di squadra, quindi cercare di coinvolgere attivamente i partner nella preparazione dell’occorrente, è molto importante. In questo modo sarai sicura che, in caso di bisogno di procurarti ulteriori cambi, o accessori, non avrai sorprese al momento del ricovero.

3 Fai la tua lista

Una volta recuperata la lista dell’ospedale, puoi iniziare a fare anche la tua di lista. Probabilmente, infatti, avrai modo di osservare che c’è elencato solo l’indispensabile, mentre spesso non viene fatta menzione di accessori di utilità personale. In questo caso lasciati trasportare dalle tue sensazioni, e se hai un prodotto che ti dona tranquillità, serenità o semplicemente calma, aggiungilo alla tua di lista, senza pensarci due volte. Non esiste una valigia uguale per tutti, e possiamo personalizzarla a seconda del nostro piacere individuale.

4 Differenzia l’occorrente per te

La maggior parte delle richieste poste dall’ospedale sarà quella di differenziare l’occorrente per la mamma da quello del nascituro, e credo che a maggior ragione per il parto cesareo, sia anche una cosa molto più pratica. Non c’è bisogno di fare due valigie, ma basterebbe un semplice trolley o un ampio borsone che abbia un divisorio.

5 Semplifica

Mi raccomando semplifica tutto al massimo. puoi munirti ad esempio di sacchetti trasparenti per i cambi del bambino, così da preparare già i vari “outfit” completi. Ok che ti ho detto diportare i tuoi prodotti, ma ricorda che non vai in crociera, quindi limitati a quello che è davvero essenziale!

Cosa metterci quindi?

Ma cosa andremo a mettere al suo interno? Abbiamo visto che è pratico avere una sostanziale separazione tra mamma e neonato.

L’occorrente per la mamma:

  • – cartella della gravidanza con esami, ecografie, consulenze;
  • – documenti personali (codice fiscale, carta di identità);
  • – abbigliamento comodo per la degenza (maglioncino o vestaglia, tute e pigiami, ciabattine);
  • – una paio di magliette con collo a V o con bottoni sul davanti per facilitare il contatto pelle a pelle;
  • – slip comodi o mutande usa e getta;
  • – guaina post parto cesareo;
  • – assorbenti grandi per il post partum;
  • – beauty con l’occorrente per l’igiene personale;
  • – asciugamani vari;
  • – ciabatte per la doccia e per la camera;
  • – reggiseni di cotone comodi;
  • – detergente neutro delicato;
  • – monetine per la macchinetta.

Molti ospedali tendono a richiedere anche calze a compressione graduata, che serviranno anche nei giorni successivi al parto, per prevenire il rischio di trombosi a seguito dell’intervento chirurgico. In altri casi è l’ospedale stesso a fornirlo alla paziente. Questo argomento potrebbe essere diventare oggetto di una domanda da porre al personale sanitario al momento di una visita in reparto, come anche per la guaina post parto cesareo.

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L’occorrente per il neonato:

  • – 3-4 cambi completi divisi in sacchetti con il nome del neonato e della mamma e numerati;
  • – body di cotone;
  • – tutine di cotone o ciniglia;
  • – calzini;
  • – cappellini;
  • – copertina di cotone o lana.

Scegli bene!

L’importanza del tessuto, nella scelta degli indumenti, e degli accessori da inserire nella borsa, è fondamentale. Inoltre assicurati che siano lavati accuratamente, possibilmente con prodotti e detergenti naturali, senza additivi dannosi per la pelle. Che sia maggio o novembre, è il tessuto che fa la differenza.

Sfatando ormai il mito di volere i neonati a tutti i costi coperti, perché potrebbero avere freddo. Secondo il Ministero della Salute un ambiente ideale, per un neonato a termine, si deve attestare tra i 18 gradi e i 20 gradi. Temperature più alte, o temperature più basse, non sono auspicabili per un esserino appena venuto al mondo. I neonati hanno una termo-regolazione tutta loro, molto particolare e totalmente differente dall’adulto. Meglio prediligere sempre fibre naturali come il cotone, il lino, la lana o la seta.

Si parte?

Cosa mettere nella tua valigia del cesareo se non, innanzitutto, il tuo/vostro amore? Per tutto il resto riuscirai ad essere pronta, e sono sicura che la tua borsa sarà super completa e organizzata. Se poi vuoi aggiungerci una chicca pre-valigia, e se i tuoi dubbi sull’avvio all’allattamento sono tanti, corri a scoprire il mio percorso Parti Bene, pensato proprio se sei in gravidanza e vuoi prepararti al meglio per allattare. Per un allattamento a prova di parto cesareo, scommetti?

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