Ti trovi davanti al tuo primo viaggio aereo con il tuo piccolo? Senti un misto di eccitazione e ansia? Voglio subito rassicurarti : è tutto normale! Un viaggio in aereo con un neonato potrà sembrare una sfida enorme. Un’avventura sicuramente impegnativa ma con la giusta, attenta preparazione, l’esperienza potrà divenire una opportunità per creare ricordi preziosi.
In questo articolo troverai tutto ciò che ti aiuterà ad affrontare un viaggio aereo per te e il tuo bimbo. Sei pronta a viaggiare? Ecco per te e il tuo piccolo i 5 consigli per viaggiare in aereo con un neonato
A che età si può viaggiare in aereo con un neonato
Da quante settimane i neonati possono viaggiare in aereo? è una delle domande più frequenti tra i neo genitori che si avventurano nel mondo dei viaggi con i propri piccoli.
Generalmente i pediatri raccomandano di aspettare fino a quando i neonati non abbiano compiuto la prima settimana di vita prima di salire su un aereo.
Un periodo che consentirebbe al piccolo di adattarsi al mondo esterno e ai genitori di familiarizzare con la routine e le esigenze del proprio bambino. Nelle prime settimane di vita di un neonato, il sistema immunitario appare immaturo rendendolo vulnerabile agli agenti patogeni che proliferano in ambienti affollati.
Non dimentichiamo che ogni bambino ha esigenze diverse e per i neonati prematuri o con particolari condizioni mediche, potrebbe essere necessario attendere più a lungo.
È importante inoltre sapere che esistono momenti in cui viaggiare in aereo non è consigliato come acute infezioni respiratorie, interventi chirurgici e in caso di gravidanza oltre la 36° settimana. In questi casi la sicurezza e il benessere del singolo devono venire sempre al primo posto.
D’altra parte, è anche vero che alcuni genitori possono trovarsi nella necessità di viaggiare per motivi importanti come traslochi, impegni familiari o altre circostanze.
La chiave è avere una comunicazione aperta e onesta con il medico pediatra che potrà rispondere alle domande e preoccupazioni di un viaggio con il tuo bambino. Se il pediatra dà il via libera e il momento di partire si avvicina, prepararsi adeguatamente potrà rendere il viaggio più piacevole.
La prima cosa da fare quando si decide di viaggiare con un neonato è prepararsi con largo anticipo
Il che non significa occuparsi solo delle valigie e di tutto l’occorrente per il viaggio. Prima di imbarcarsi in qualsiasi avventura è fondamentale una accurata preparazione che ti consentirà di vivere il momento in serenità.
È opportuno informarsi sulle normative aeree relative ai viaggi con i bambini piccoli, assicurarsi di avere i documenti in regola tra cui una copia del libretto delle vaccinazioni.
In generale i bambini piccoli viaggiano in braccio a mamma e papà per la durata consentita del volo. Tuttavia molte compagnie aeree offrono servizi speciali dedicati ai piccoli viaggiatori con la possibilità di poter avere in cabina una culletta (il baby cot) o un seggiolino da fissare al sedile chiamato “Infant Seat”. Un’opzione adatta fino ai 2 anni di età.
Se vorrai usufruire di questa opportunità è bene che tu sappia che occupando un posto viaggiatori ti verrà chiesto l’acquisto di un titolo di viaggio. Indipendentemente dall’età del tuo bimbo. Una richiesta che non avverrà se il tuo bimbo viaggerà per tutto il tempo in braccio al genitore o chi per lui.
Inoltre, su richiesta potrai usufruire della possibilità di imbarcare il passeggino direttamente all’imbarco e di ritrovarlo una volta atterrati. Molto pratico per muoversi con un bimbo piccolo in giro per l’aeroporto.
La fascia, il marsupio: il babywearing da viaggio
Viaggiare con un neonato significa avere con sé bagagli, documenti e altre necessità che possono impedire i nostri movimenti. E che dire dei tempi lunghi al check in o al passaggio per i controlli di sicurezza?
In questo contesto l’utilizzo di una fascia o di un marsupio ergonomico può fare veramente la differenza in una situazione complicata e a volte ingarbugliata.
E non solo! I benefici forniti dal babywearing vanno oltre al semplice utilizzo di portare un neonato. E’ l’abbraccio rassicurante, il battito cardiaco e il contatto pelle a pelle che lo rendono uno strumento ad alto effetto calmante.
La presenza rassicurante del genitore può aiutare il neonato a sentirsi protetto offrendo una sensazione di calma che un ambiente nuovo, sconosciuto e ricco di stimoli ambientali fastidiosi sicuramente non sono in grado di offrire.
E da mamma che viaggia in aereo molto spesso è una modalità che adoro utilizzare perché mi rassicura moltissimo rendendo il viaggio più sereno per tutti. E poi vogliamo mettere le faccette buffe che fanno i bambini piccoli quando dormono?
In volo comfort e serenità prima di tutto
Il benessere del vostro bambino è la priorità. Le variazioni di pressione che possono presentarsi durante il volo comportano fastidiose sensazioni per adulti e soprattutto per i più piccoli.
L’allattamento durante il volo può essere una soluzione magica per calmare il tuo bambino, soprattutto durante il decollo e l’atterraggio, quando i cambiamenti di pressione possono causare fastidio nelle orecchie.
In alternativa se il tuo bambino è solito fare uso del ciuccio puoi aiutarlo con un succhiotto che attraverso la deglutizione gli permetterà di bilanciare la pressione (ciuccio e allattamento al seno: interferenza o aiuto?).
Ecco 6 suggerimenti da tenere a mente per assicurarsi che il volo sia il più confortevole possibile:
- 1 Assicurati di avere una posizione comoda per allattare chiedendo un cuscino all’equipaggio se lo ritieni utile per il vostro comfort;
- 2 Indossa abiti che ti permettano di allattare facilmente;
- 3 Bevi molta acqua se stai allattando in quanto l’aria in cabina può essere secca.
Un neonato tranquillo è spesso un bambino comodo. Ecco alcuni consigli per garantire il comfort al tuo piccolo:
- 4 abbigliamento comodo e a strati. In aereo le temperature possono variare che un abbigliamento a cipolla potrà permettere di aggiungere o rimuovere il vestiario a seconda della necessità;
- 5 cambio pannolino: assicurati di avere tutto il necessario per il cambio seppure gli aerei siano preposti per questo è sempre bene partire preparati per ogni evenienza;
- 6 il peluche, la copertina preferita o una maglietta con l’odore della mamma sono oggetti che possono aiutare a calmare il piccolo.
Prima di partire per un lungo viaggio
Facciamo un paio di passi indietro e pensiamo al momento in cui andiamo a prenotare il volo. La scelta del posto in cui sedersi con il proprio piccolo può fare una grande differenza. Credimi. Lo dico per esperienza!
- Vicino al corridoio potrebbe facilitare l’accesso al bagno e dare più spazio di movimento per te e il tuo piccolo. In alternativa i posti vicino alle uscite di emergenza offrono spesso più spazio per le gambe e questo potrebbe essere molto utile.
- Non dimenticare che sei in uno spazio condiviso con altre persone e una buona comunicazione può fare la differenza. Chiedi aiuto se è necessario e se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere, l’equipaggio è lì per aiutarti.
- Pazienza e cortesia possono sembrare due termini che non viaggiano insieme in uno spazio ristretto con tante persone come un aereo ma i neonati piangono. E’ il loro modo di comunicare e seppure potrà sembrare stressante, è importante rimanere calmi, rassicurare il proprio piccolo e prendersi tutto il tempo di cui avete bisogno.
In caso sfoggia il tuo più bel sorriso. Può fare molto pure con il passeggero più infastidito.
E una volta atterrati, il jet lag
Una volta atterrati l’avventura avrà bisogno di alcuni piccoli accorgimenti prima di considerarsi conclusa. Se viaggiate tra diversi fusi orari cercate gradualmente di abituare il vostro bambino al nuovo orario.
La variazione del fuso orario può essere un’esperienza sfidante per il nostro organismo. Il jet lag, un disturbo comune a chi viaggia attraverso diversi fusi orari, causando una serie di sintomi come difficoltà di addormentamento, alterazioni del ritmo circadiano e un generale senso di malessere.
Sorprendentemente i bambini tendono a essere più resilienti degli adulti a tali cambiamenti spesso mostrando segnali meno intensi di disagio, ma è fondamentale gestire attentamente le routine di sonno e alimentazione dei più piccoli. Una buona strategia consiste nel regolare questi orari gradualmente nei due giorni antecedenti la partenza.
Se il viaggio è verso est anticipare di un paio d’ore il momento del riposo notturno può essere di grande aiuto. Inoltre, è benefico esporsi alla luce del sole al mattino, per stimolare il risveglio e l’attività.
Differentemente se si viaggia verso ovest sarebbe opportuno ritardare l’ora di andare a letto di 1-2 ore. Una maggiore esposizione alla luce serale può facilitare l’adattamento al nuovo fuso orario.
Agendo con anticipo e prestando la giusta attenzione a queste variabili, è possibile alleviare significativamente il disagio del jet lag, permettendo sia ai bambini sia agli adulti di godersi il viaggio e l’arrivo a destinazione con maggiore serenità.
Sii, viaggiare!
Viaggiare in gravidanza e poi con un neonato in aereo richiede sicuramente una buona preparazione, un’attenta pianificazione e una buona dose di pazienza extra. Tuttavia con i giusti accorgimenti può divenire una esperienza gratificante e arricchente per tutta la famiglia. Prepara le valigie, respira profondamente e goditi il viaggio!