Hai sentito spesso parlare di perdite in gravidanza e sei molto spaventata, anche perché, magari le due linee rosa sono comparse finalmente dopo tanti tentativi, o semplicemente perché temi di non riconoscere le situazioni di pericolo? Innanzitutto, prima di dirti come sono le perdite in gravidanza, ti dico di respirare forte: fortunatamente non tutte le perdite sono foriere di brutte notizie, anzi, il più delle volte è tutto sotto controllo.
Ogni gravidanza e ogni sua fase, infatti, è diversa anche per la stessa donna, e il ginecologo saprà sicuramente rassicurarti e dirti cosa è meglio fare per vivere serenamente questi nove mesi di attesa.
Le perdite in gravidanza non sono tutte uguali
In ogni fase della gravidanza è possibile che si presentino perdite di sangue, che naturalmente possono destare preoccupazione nella gestante. Le perdite, a seconda del colore che assumono, possono indicare se la gravidanza procede regolarmente o se purtroppo devono essere interpretate come un campanello d’allarme.
Occhio al colore!
Bianche trasparenti
Se hai notato delle perdite bianche trasparenti, sappi che sono perdite fisiologiche. E se sono anche acquose ed inodore segnalano un aumento della secrezione vaginale per accogliere il feto.
Conviene invece contattare il medico per un confronto, se assumono una consistenza grumosa, perché potrebbero essere l’inizio di un’infezione vaginale.
Marroni o rosso scuro
Questo tipo di perdite sono collegate ai cambiamenti ormonali in atto durante la gravidanza, ma possono verificarsi anche:
- dopo un rapporto sessuale (a proposito, fa bene fare sesso in gravidanza?);
- o una visita ginecologica.
In casi sporadici sono false mestruazioni, lievi perdite che si verificano, per massimo un giorno, proprio quando sarebbe dovuto arrivare il ciclo.
Rosso vivo
In caso di perdite dal colore rosso vivo e se accusi anche un forte dolore pelvico, queste perdite potrebbero indicare una minaccia d’aborto o una non completa adesione della placenta alla parete uterina. Rivolgiti subito al tuo dottore o recati al pronto soccorso.
Occhio al quando!
Oltre al colore, devi prestare attenzione anche alla fase della gravidanza in cui compaiono, perché, sempre meglio esser sicure e fare piuttosto un controllo in più che rischiare. Anche perché siamo tutte diverse, e non necessariamente funzioniamo in tutto e per tutto allo stesso identico modo.
Perdite nel primo trimestre
Durante il primo trimestre di gravidanza, la comparsa di perdite è un fenomeno molto comune. Quando avviene l’impianto dell’embrione nella parete uterina, infatti, possono comparire le cosiddette perdite da impianto, rosa o marroni, che durano poche ore, massimo un giorno. Le perdite possono indicare anche la rottura di un vaso della parete uterina o una patologia del collo dell’utero, tutte cause che non comportano rischi per il bambino, o per la gravidanza stessa.
Perdite secondo e terzo trimestre
In queste delicate e cruciali fasi della gravidanza, infatti, le perdite di sangue riguardano solitamente la placenta, l’organo che assicura nutrimento e ossigeno al feto e possono essere segnali di:
- placenta previa o placenta bassa: la placenta si impianta nella parte inferiore dell’utero, ostruendo in parte o completamente l’apertura del canale cervicale, dal quale dovrà passare il feto durante la fase di espulsione del parto. Nella prima metà della gravidanza questa condizione non è considerata motivo di preoccupazione, perché in molti casi si verifica una risalita della stessa e di conseguenza la liberazione del canale. Inizia a diventare preoccupante alla fine del secondo trimestre e nel terzo trimestre.
La placenta previa è un’emergenza ostetrica del 3ᵒ trimestre di gravidanza, che richiede un taglio cesareo, poiché il parto naturale non è possibile.
- distacco della placenta: la placenta si stacca dall’utero prima del completamento del parto. Questo comporta una riduzione di ossigeno e di sostanze nutritive per il feto. Se si verifica improvvisamente il bambino può morire. Se, invece, avviene gradualmente, si può verificare una restrizione della crescita intrauterina (il feto non cresce come dovrebbe) o una drastica riduzione del liquido amniotico. In alcuni casi il riposo a letto può risolvere la situazione, ma se il sanguinamento non si ferma, se il feto è in pericolo o se la gravidanza è vicina al termine, si rende necessario il ricovero della partoriente e il taglio cesareo per far nascere il bambino.
Quando bisogna preoccuparsi in caso di perdite in gravidanza?
Se sono di colore rosso vivo, con dolori al basso ventre o alla schiena potrebbero, invece, indicare:
- minaccia di aborto: scollamento dei tessuti che formano la placenta, ossia sacco amniotico e sacco coriale. Si può risolvere spontaneamente oppure seguendo le raccomandazioni del ginecologo: stai a riposo, evita sforzi e, se necessario, inizia una terapia al progesterone.
- aborto spontaneo: molto frequente in questa prima fase. Le cause non sono ancora certe (si parla di virus e anomalie cromosomiche), e pertanto non si può far niente per impedirlo. Non è assolutamente colpa tua e questo non esclude la possibilità di una nuova gravidanza. In questa situazione, la perdita può essere lieve (spotting) o forte (sanguinamento rosso vivo) e può durare poche ore o qualche giorno. Presta attenzione a sintomi quali crampi, dolore addominale, perdita di frammenti di tessuto dalla vagina, assenza di sintomi tipici della gravidanza (nausea e dolore al seno).
- gravidanza extrauterina: quando l’ovulo fecondato si impianta al di fuori della cavità uterina. La maggior parte delle gravidanze extrauterine si interrompe con un aborto spontaneo entro le 4 settimane, ma è una situazione delicata per la donna, che è bene monitorare con il ginecologo di fiducia.
In sostanza, i segnali di allarme sono sicuramente:
- il sanguinamento diventa improvvisamente troppo abbondante;
- e sono presenti anche forti dolori addominali e pelvici.
In questi casi è necessario chiamare subito il tuo ginecologo, e recarti immediatamente in ospedale.
Ascolta il tuo corpo
La verità è che tu hai anche una tua sensibilità, una connessione con il tuo corpo, e quindi, a prescindere da ciò che hai letto in questo articolo, o in altri in rete, se avverti che qualcosa non va per il verso giusto, e non sei serena e tranquilla come dovresti (sì, perché dovresti godere il viaggio), allora ti esorto a chiamare lo stesso il medico. Non farti problemi inutili, i dottori sanno benissimo che è una questione delicata, e vige sempre la regola del: meglio un controllo inutile in più, che una corsa rischiosa!
In ogni caso, gli ospedali sono ormai attrezzati per intervenire in modo tempestivo e con competenza, e tantissime situazioni si risolvono con il lieto fine.
Cara gestante, se hai letto fin qui, avrai capito che alcune perdite durante la gravidanza sono del tutto normali, e non devono destare allarmismi o preoccupazioni (anche se, ammetto, non è per niente facile stare tranquille in questa particolare situazione), altre lasciano adito a dubbi che vanno assolutamente controllati con i professionisti di fiducia.
Tu, futura mamma, nel frattempo cerca di vivere serenamente questi 9 mesi e approfittane per informarti bene sull’allattamento al seno e sull’alimentazione in svezzamento ( acquista il mio libro Allatta che ti passa. L’alimentazione dei bambini dall’allattamento all’autosvezzamento), no, non è troppo presto, è proprio il momento giusto per dedicarsi alle informazioni preziose!
Pensa anche a farti coccolare e se poi hai voglia di un confronto, e desideri prepararti al meglio per questo enorme cambiamento di vita, corri a scoprire come posso aiutarti con il mio percorso personalizzato di parent coaching!