In tante mi chiedete informazioni di ogni tipo sull’allattamento, e tra queste un posto d’onore è per tutte le domande che ricevo sul cos’è, e come viene, la candida al seno. Se poi mettiamo in conto che solo al nominare la parola candida o mughetto, i brividi corrono lungo la schiena, abbiamo ben chiaro che l’argomento è davvero molto delicato e particolare. A questo punto ti consiglio di tirare un lungo sospiro, sederti per un attimo, e iniziare la lettura liberando la mente da qualsiasi pensiero.
Ti dico subito che puoi tranquillamente continuare ad allattare, sia con la candida, che durante la cura, e tieni presente che di solito dopo 24 dal trattamento potresti constatare già i primi miglioramenti, anche in caso di cure che prevedano più giorni.
Cos’è la candida al seno?
La candida al seno è un disturbo che si può presentare durante l’allattamento e che spaventa moltissimo le neo mamme, tanto da indurre spesso ad uno stop forzato dell’allattamento stesso. Non è facilmente diagnosticabile perché a volte i segnali che ci rimanda sono alquanto confusionari fra di loro, ma a tutto c’è sempre una soluzione. Partiamo fin da subito specificando che il fungo che causa la candidosi è presente fisiologicamente nelle mucose umane (cavità orale, vaginale, gastrointestinale e rettale) con un ruolo molto importante.
Devi sapere che quando parliamo del genere candida, abbiamo in realtà a che fare con ben 150 specie di forme che vivono in simbiosi con un organismo sano (in questo caso l’essere umano), senza provocarne nessun disturbo o danno. La più comune e frequente delle forme, quella che rende il brivido lungo la schiena ancora più intenso, porta il nome di candida albicans.
Tanti paroloni e altrettanti termini scientifici ci porterebbero a pensare che questo fungo sia un nemico da sconfiggere. In verità il suo compito è invece quello di aiutare il nostro corpo a digerire gli zuccheri, un vero ed indispensabile alleato della flora batterica. Buono buono, zitto zitto rimane nelle mucose umane, fino a quando non viene disturbato da alcuni comportamenti che lo porteranno a distruggere l’ambiente in cui vive. Stanco e afflitto si moltiplica, arrivando ad attaccare le stesse mucose che fino a poco prima aveva protetto.
Da cosa è scatenata questa infezione?
La domanda che ci poniamo a questo punto è lecita: cosa porta a un cambiamento così repentino, da cosa è scatenata la candida al seno? Le varianti possono essere tante e non facilmente individuabili, ma pensa che sicuramente lo stress e l’emotività giocano un ruolo importante in questo tipo di infezione. E noi sappiamo bene come il momento dell’allattamento possa essere motivo di grande preoccupazioni, con la sensazione continua di non riuscirci sempre presente (per essere pronta e viverla con più serenità, prova il mio percorso: Parti Bene).
Allattare è meraviglioso, ma non è semplice, e occorre avere a disposizione una costante dose di fiducia in noi stesse, di momenti da vivere con calma e nel rispetto dei nostri tempi. Se aggiungiamo a questo periodo già di per sé ricco di aspettative, ansia e disagio, una dieta ricca di zuccheri o una assunzioni di farmaci come antibiotici, il terreno per il proliferare dell’infezione risulta ampio.
Come ho già detto, diagnosticare la candida al seno non è assolutamente facile in quanto spesso è priva di sintomi riconoscibili o particolari. A volte si interviene ad allattamento già avviato, solo quando si hanno dolori al seno molto intensi, che però è doveroso ricordare, non sempre sono riconducibili al proliferare della candida al seno. In questo caso, come in tanti che abbiamo affrontato nei mesi scorsi, abbiamo a che fare con i falsi miti che girano attorno all’infezione da candida. I più riconducibili sono quelli legati ai sintomi che vedono nel dolore al seno come se fosse punto da spilli o scosso in profondità. Voglio subito tranquillizzarti dicendoti che non sempre si tratta di candida.
Nonostante sia difficile riconoscere ad occhio nudo una infezione da candida, è sempre bene non tralasciare qualsiasi segnale che il nostro corpo e in particolare il seno, sono in grado di offrirci. È normale soprattutto ad inizio dell’allattamento avere una maggiore sensibilità al tatto dei capezzoli (pensa che ad alcune donne accade già in gravidanza) ma, se, oltre al dolore, noti dei cambiamenti di colore (rosso intenso) o una desquamazione con una patina bianca, è bene rivolgersi a uno specialista che saprà consigliarti al meglio (se hai bisogno contattami, sai che sono anche infermiera?).
Suggerimento:
In mancanza di sintomi, o segni evidenti, sembra più facile individuare una infezione da candida osservando la bocca del proprio neonato che il proprio seno.
Il mughetto orale – che nome carino non trovi ? – si manifesta ricoprendo il dorso della lingua con una patina biancastra formata da piccoli puntini che assomigliano moltissimo al fiore bianco da cui prende il nome. E’ molto frequente nei bambini e in particolare nei neonati che con il loro sistema immunitario ancora da fortificare sono maggiormente esposti a questo processo infettivo.
Cosa fare per evitarla?
Potrà sembrarti una frase fatta ma è sempre moderna ed è in linea con quanto ti andrò a scrivere: prevenire è meglio che curare!
In questo caso, come in moltissimi che dovrai affrontare come mamma, è bene tenere a mente alcuni piccoli ma importantissimi comportamenti che potranno esserti di grande aiuto. Partiamo intanto dal considerare che alla candida piacciono gli ambienti umidi e che il suo proliferare spesso è proprio dovuto a un utilizzo scorretto di indumenti, detergenti e alimentazione. È bene quindi:
- evitare indumenti molto stretti che non permettono alla pelle di respirare;
- attenzione alla biancheria sintetica, preferendo l’utilizzo di tessuti naturali come il cotone;
- no ai detergenti troppo aggressivi ( il sapone di Marsiglia è un ottimo alleato contro le infezioni da candida);
- meglio evitare di assumere troppi alimenti ricchi di zuccheri.
Altre accortezze che sembrano scontate, ma non lo sono mai troppo:
- mantenere una buona igiene (a partire dal lavarsi le mani prima e dopo l’allattamento, il cambio del pannolino);
- contrastare il proliferare del mughetto con la sterilizzazione di tettarelle o succhietti dopo l’utilizzo;
- porre attenzione agli indumenti che vengono maggiormente a contatto con la pelle di mamma e di bambino lavandoli ad alte temperature.
Continua ad allattare se lo desideri
La candidosi o mughetto è una patologia facilmente curabile, che si può debellare in un lasso di tempo molto breve, ma sempre seguendo i consigli del proprio medico o del proprio pediatra. Il fai da te non è mai un buon modo per curarsi e per guarire da qualsiasi infezione. Potrai continuare ad allattare se te la senti, magari rallentando la durata delle poppate e lasciando il seno scoperto in modo che prenda aria, questo proprio per non creare quell’ambiente umido di cui questo fungo ama circondarsi.
Buongiorno, fine novembre ho iniziato ad avere queste fitte lancinanti al seno,sia quando allattavo sia tra una poppata e l’altra oltre ad avere prurito mentre la bimba succhiava. Per caso ho scoperto fosse candida, l’ho riferito al pediatra e mi ha detto di fare i lavaggi con acqua e bicarbonato, daktarin sul seno e diflucan..(la bimba in bocca non ha mai avuto niente) le prime due cose le ho fatte all’incirca per le prime due settimane mentre il diflucan 200 l’ho proseguito fino ad oggi, in tot 24 pasticche… purtroppo sento ancora del bruciore e oggi sono tornate delle fitte . ( Tutto in forma più leggera ma sento che non sto ancora bene) Sono disperata, che faccio? Non posso mica proseguirlo a vita. In attesa di un suo riscontro porgo cordiali saluti Isabella
Ciao Isabella, scusami arrivo molto tardi. Spero che tu abbia risolto nel frattempo, se ti serve una consulenza non esitare a contattarmi, un abbraccio.
Salve sono una ragazza di 28 anni , non allatto ma in tempi di covid come questo non è facile riuscire a parlare con medici, io mi porto un problema al seno dal mese di ottobre il problema si è presentato prima con un forte prurito , o applicato la crema fissan non dando molto peso alla cosa … successivamente oltre ad avere sempre sensazioni di irritazione al capezzolo e forte sensibilità , al quadrante interno superiore si è presentato un forte bruciore tanto che sono stata al Pronto soccorso dove nn e stato rilevato nnt di anomalo ne cutaneo ne altro mi diedero solo veaoil se si fosse ripresentato il prurito , successivamente sono stata da un dermatologo ma anche lì non è stato riscontrato nnt si è pensato a una nevrite e a un allergia , ma tinset non mi a portato benefici , ho fatto un eco mammaria e niente non è stato riscontrato nnt e succ. Sono stata da un senologo … diciamo che le o provate tutte o applicato gentilin altri cortisoni lanoina vitamina e o cambiato reggiseni bagnoschiuma … il bruciore che poi si è trasformato in dolore si e attenuato e si fa sentire solo durante determinati movimenti . Ho già preso ananas per 15 giorni adesso sto assumendo degli aintegratori con vitamina b e altri per i tendini e tutto .. ma questo fastidio al capezzolo rispetto al dolore non si è attenuato con niente , e come se avessi una forte irritazione ma a occhio nn c’è nnt ,lo stesso senologo a escluso un eczema , io noto solo un po di pelle più secca , screpolate intorno al capezzolo , ma una kosa molto leggera solo questo . Così adesso sto pensando seriamente che il mio problema sia una candida , ma da quanto o capito viene diagnosticata solo a chi allatta , io invece o pensato a contatto con qualche reggiseno non orrendamente lavato oppure involontariamente a mani sporche , ho già qua il daktarin ma o paura a metterlo perché non so se mi può irritare di più cosa mi consiglia di fare per scoprire se è questo il mio problema ?
Ps. L unica cosa che non so se possa influire e che ho un seno molto grande arrivo a un 8 coppa e ma non penso centri anche perché l’altro seno non mi da problemi grazie mille per l aiuto aspetto sue risposte
Ciao Maria, scusami se arrivo solo adesso, spero che tu abbia risolto nel frattempo. Squamatura e pelle traslucida potrebbero essere effettivamente segni di candida al seno. Si può fare una terapia anche a livello intestinale (tocca chiedersi come va l’intestino?) e se ci sono segni di candida altrove. Per avere un quadro completo si potrebbe effettuare un tampone al seno per vedere se c’è diagnosi di candida e una coltura del latte per vedere che non ci sia sotto una mastite. Fammi sapere come va e se nel frattempo le cose vanno meglio. Un abbraccio.