La balbuzie nei bambini piccoli può essere un momento delicato sia per i genitori che per i bambini.
Percepita con preoccupazione, la balbuzie può influire sullo sviluppo emotivo e comunicativo dei più piccoli, che possono sentirsi confusi di fronte alle innumerevoli difficoltà di espressione. E i genitori possono trovarsi in difficoltà nel capire come offrire loro il sostegno adeguato.
In questo articolo, vediamo come affrontare questa fase in modo positivo, sostenendo il bambino nel suo percorso di crescita, anche in questa situazione.
Cosa sono le balbuzie nei bambini?
Secondo le Linee Guida Europee e la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la balbuzie è descritta come una difficoltà nell’eloquio nel quale l’individuo è consapevole di ciò che vorrebbe dire.
Una condizione caratterizzata per alterazioni nel ritmo del parlato, che viene a manifestarsi attraverso ripetizioni, esitazioni o prolungamenti di suoni, sillabe o parole.
Esistono due tipologie di balbuzie che possono distinguere in base all’età di insorgenza:
- fisiologica che si manifesta tra i 2 e i 4 anni con una frequenza altalenante nell’arco temporale (a giorni o settimana alterne);
- evolutiva episodi che si palesano in maniera graduale o all’improvviso senza una reale consapevolezza da parte del bambino.
È fondamentale riconoscere che, in molti casi, la balbuzie rappresenta un momento transitorio nel processo di sviluppo del linguaggio nei bambini che nei primi anni di vita, sperimentano e imparano a una velocità sorprendente.
Se il disturbo del linguaggio persiste in età scolare, o compare all’improvviso nell’adolescenza, è opportuno rivolgersi a uno specialista per una diagnosi completa.
Come si manifestano nei bambini?
Siamo propensi a pensare che parlare richieda poco controllo ma in realtà ogni parola, sillaba o suono pronunciato metta in moto una coordinazione simultanea di ben oltre 100 muscoli.
È per questo motivo che uno studio anglosassone sul linguaggio dei bambini in riferimento alla balbuzie utilizzo il paragone con il suono proveniente da un’orchestra disorganizzata.
Ogni musicista suona bene individualmente e nessuno strumento è difettoso la mancanza di coordinazione tra le varie parti che si attivano al momento giusto, compromette l’armonia stessa dell’insieme. La persona che balbetta sa esattamente cosa vuole dire, ma incontra serie difficoltà nell’esprimersi (bambini che non parlano, capire cosa c’è che non va).
La balbuzie si manifesta attraverso diversi sintomi, tra cui:
- – Ripetizione di sillabe;
- – Interruzione improvvisa nel flusso delle parole;
- – Prolungamento di specifici suoni (ehm, uhm)
- – Ripetizione di parole monosillabiche intere.
Come possiamo affrontare questa condizione?
Il ruolo cruciale per fronteggiare il disturbo del linguaggio è il sostegno da parte dell’adulto, il quale dovrà essere in grado di creare un ambiente in cui regna la calma e la pazienza.
Le reazioni di scherno e ilarità, oltre che le battute e i sorrisetti, accrescono il disagio spingendo i più piccoli a moltiplicare gli sforzi per poter superare il disagio.
Inoltre, è opportuno incoraggiare il bambino a esprimersi senza sentire addosso a sé la pressione, evitando di interrompere o completare per loro le frasi.
Dedicare tempo all’ascolto è fondamentale mostrando interesse per i contenuti piuttosto che per la forma del discorso rafforzando fiducia e autostima. Il tutto senza dimenticare di farlo con il sorriso sulle labbra comunicando positivamente con il linguaggio la vostra felicità nell’ascoltare indipendentemente dalla fluidità delle parole.
Giochi, attività e letture per promuovere il linguaggio
Il gioco è un eccellente strumento per esplorare il linguaggio e di attività che incoraggiano il canto, il ritmo ve ne sono veramente tante.
Filastrocche, giochi con le dita e canti ritmati possono aiutare i bambini a migliorare la fluidità del linguaggio in un contesto divertente e gioioso senza avvertire la forte pressione derivante dall’apprendimento.
Quando i bambini accompagnano le parole o i suoni alle mani creando gesti e movimenti facilitano lo sviluppo sensoriale, rafforzando la memoria muscolare. Un’attività che solletica le aree del cervello permettendo al linguaggio di svilupparsi in modo più lineare e senza incontrare ostacoli.
Il canto può essere di grande aiuto nei bambini. Permette di sviluppare il senso del ritmo nel parlato. Un aspetto fondamentale del linguaggio che sappiamo essere a volte un’enorme ostacolo per i bambini che balbettano. Attraverso i canti e le filastrocche ritmate, i bambini possono imparare a modulare il loro ritmo di parlare, rendendolo più uniforme e scorrevole.
Giocare tutti insieme a giochi che richiedono dialoghi o narrazioni può essere molto efficace come ad esempio un “facciamo finta di” incoraggiano il bambino a utilizzare il linguaggio in maniere creative e spesso imprevedibili.
Ed è bellissimo a mio parere, sentire cosa possono inventarsi i più piccoli se gli diamo la possibilità di esprimersi in modo naturale e senza forzature.
La lettura è un gioco stimolante
In un mondo sempre più tecnologico e frettoloso dedicare tempo a leggere insieme un libro, raccontare storie, o semplicemente conversare sulle attività quotidiane risulta molto importante per i più piccoli.
Un comportamento che non solo stimola la capacità comunicativa del bambino ma crea un ambiente dove sentirsi ascoltato e valorizzato. Durante la lettura di un libro, una favola o un albo illustrato potete incoraggiare il vostro bimbo a descrivere immagini, fare previsioni sulla storia o raccontare la propria versione degli eventi.
In questo modo vengono stimolati:
- il linguaggio;
- la creatività;
- il pensiero critico.
Inoltre, alternando la lettura potete agevolare e semplificare la fluidità del linguaggio oltre che la pronuncia corretta.
Avete mai pensato di chiacchierare sulle attività quotidiane con il vostro bimbo? Parlare di cosa è accaduto a scuola, a casa degli amichetti o al pomeriggio al parco fornisce un’occasione naturale per sviluppare il vocabolario e la struttura della frase in un contesto naturale.
Infine, è importante ricordare che i bambini imparano molto dall’osservare i genitori. Pertanto, modellare un uso chiaro e calmo del linguaggio nella comunicazione di tutti i giorni può insegnare al bambino l’importanza della pazienza e dell’ascolto attivo.
E se la balbuzie persiste dopo i 5 anni?
È importante riconoscere i segni di frustrazione o disagio nel bambino e offrire supporto. Se un bambino si ritira o mostra segni di stress legati al parlare, incoraggiarlo delicatamente e offrire rassicurazione può essere di grande aiuto.
Se la balbuzie persiste o sembra influire negativamente sulla vita quotidiana del vostro bambino, potrebbe essere il momento di cercare un aiuto professionale: una/un professionista può valutare il bambino e fornire strategie e supporto mirati per aiutarlo a migliorare la sua fluidità del parlato.
Riconoscere tempestivamente un disturbo della comunicazione come la balbuzie è di cruciale importanza. Accedere a una valutazione specializzata presso centri che si occupano di disturbi del linguaggio può essere determinante. Questo non solo aiuta ad affrontare la problematica con la dovuta attenzione, ma è anche vitale per la vita sociale e l’apprendimento scolastico del bambino.
Un’accurata valutazione della balbuzie richiede la collaborazione di diverse figure professionali per una diagnosi completa e un intervento multidisciplinare:
- neuropsichiatri;
- medico pediatra;
- psicologi e psicoterapeuti;
- logopedisti.
È essenziale considerare sia gli aspetti medici e neurobiologici del disturbo, per escludere eventuali patologie correlate, sia gli elementi emotivi e psicologici. Un ampio approccio olistico consentirebbe non solo, di identificare la natura del disturbo, ma anche di stabilire la strategia terapeutica più adatta alle esigenze specifiche di ogni bambino.
In conclusione
Per concludere, la balbuzie nei bambini piccoli è una sfida che può essere superata con amore, supporto e le giuste strategie. Come genitori abbiamo la possibilità di sostenere i nostri figli, aiutandoli a sviluppare le abilità di cui hanno bisogno per esprimersi liberamente e con fiducia, apportando un contributo significativo al loro sviluppo complessivo e al loro benessere.