Perché scegliere gli assorbenti lavabili?

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Articolo di: GIADA RONCORONI

Hai mai sentito parlare di assorbenti lavabili? Sono sicura che almeno il nome coppetta mestruale ti sia almeno vagamente familiare. Ormai sembra quasi moda trovare un’alternativa ecologica che renda meno impattante sul pianeta ogni nostra abitudine, ma ti sei mai soffermata a pensare a cosa comporti l’utilizzo dei “classici” assorbenti usa e getta?

Oggi sono ospite del sito di Irene per farti scoprire anche questo mondo, continua a leggere per saperne di più!

Assorbenti lavabili: ambiente e tasche felici

Lasciamo perdere l’impatto ambientale, se pensi sia troppo scontato, parliamo di impatto economico.

Su Amazon un pacco da 11 di assorbenti usa e getta, di una marca molto rinomata in Italia costa 2,49 euro. Mettiamo di usare 4-5 assorbenti al giorno, per un ciclo intero ci servono un paio di pacchi: arrotondiamo a 5 euro, che per 12 cicli l’anno diventano 60. La vita fertile di una donna va in media dai 12 ai 50 anni, 60 euro l’anno per 38 anni sono niente meno che 2280 euro di assorbenti.

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Un buon assorbente lavabile artigianale da giorno di solito costa sui 7-8 euro, uno da notte circa 10-15, e ne servono circa una dozzina per poter gestire il ciclo tranquillamente con una lavatrice a metà di esso. Un investimento di un centinaio di euro. Contro più di 2000 di assorbenti usa e getta, che impiegano dai 400 ai 500 anni a degradarsi nell’ambiente.

Impatto sul mondo!

E a tal proposito ti faccio riflettere su quest’ultimo dato. Io non ci avevo mai pensato concretamente, ma i primi assorbenti usa e getta furono lanciati da Johnson & Johnson nel 1888, sulla falsa riga delle medicazioni create per fermare il sanguinamento dei soldati in battaglia. Ciò significa che esistono da poco meno di 150 anni. Se il tempo stimato di degradazione di tutte le sostanze di questi articoli femminili è di 450 anni, significa che OGNI assorbente mai prodotto nel mondo, dalla loro invenzione ad oggi, esiste ancora, è ancora là fuori e lo sarà per i prossimi tre secoli almeno. Pensa ad un buon numero di donne nel mondo in età fertile per tutti questi anni, e immagina da te l’impatto ambientale della cosa. Senza contare i litri di acqua e materie prime impiegati per la creazione di un singolo assorbente. Queste cifre esistono anche per gli assorbenti lavabili, è vero, ma la differenza sta proprio nel fatto che nel caso di questi ultimi le materie prime impiegate per la produzione sono una tantum, dal momento che i capi vengono riutilizzati centinaia di volte.

Perché però l’invenzione di Johnson & Johnson fu accolta come una rivoluzione?

Perché prima degli assorbenti usa e getta, si usavano strisce di stoffa ricavate da vecchi vestiti, assorbenti ma senza uno strato impermeabile, e che dovevano essere lavate alle condizioni di allora, a mano e senza particolari tecniche di igienizzazione. 

Oggi si sta tornando sulla strada del riusare invece che buttar via perché le immagini delle isole di plastica negli oceani, frutto della cultura dell’usa e getta che ha dominato il mondo dal dopoguerra a un decennio fa. E ormai tanto del nostro mondo ci sta gridando contro che ormai è ora di cambiare direzione, e in fretta. 

Non solo assorbenti lavabili: anche intimo da ciclo

La vera rivoluzione che consente alle donne oggi di tornare ai tessuti lavabili per contenere il proprio ciclo è l’avvento della lavatrice. Macchine sempre più moderne, a basso consumo e con una varietà di programmi che soddisfa ogni esigenza. Non siamo folli se desideriamo utilizzare assorbenti che sono un toccasana per la nostra pelle, il nostro pianeta e pure il nostro portafogli!! 

Ti voglio parlare in questo articolo di un prodotto rivoluzionario che sta spopolando negli ultimissimi anni e che ha cambiato il mio modo di vivere le lochiazioni nel post parto e successivamente il ciclo mestruale: l’intimo da ciclo (ho scritto un articolo sul mio sito proprio sulle mutande lavabili). Tra l’altro forse più comode anche per i primi cicli mestruali dopo il parto (quando torna il ciclo dopo il parto).

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Si tratta di veri e propri slip, esteticamente identici a delle comuni mutande, ma dotati di uno strato impermeabile incorporato e diverso veli assorbenti, che le rendono a tutti gli effetti un prodotto perfetto per la gestione del ciclo femminile. 

Come funziona questo intimo?

Se ti dicessi che esiste un modo per dimenticare per sempre quella sensazione di sudore appiccicoso tra le gambe, quell’odore che associamo alle mestruazioni ma che in realtà è frutto delle profumazioni chimiche degli usa e getta, e le irritazioni da contatto? Le mutande mestruali pongono a contatto diretto con la cute del cotone o del bambù, ma sono sicura sia solo questione di tempo prima che vengano proposti anche tessuti tecnici come microfleece o coolmax. 

Si indossano come delle semplici mutande, io non ho parole per esprimere quanto questa invenzione mi abbia entusiasmata! Anche nell’idea di una ragazzina che affronta il menarca (io ho due figlie piccole), il pensiero di presentare un semplice e comodo slip in cotone “un po’ speciale” invece di un fastidioso rettangolo di plastica mi fa sembrare questa transizione della vita più naturale.

Ma come si lavano?

È semplicissimo: al momento del cambio, sciacqua velocemente sotto l’acqua corrente fredda le mutande, in modo da non far seccare la macchia. Non occorre essere iper precisa: basta eliminare il grosso della macchia. Volendo puoi usare un sapone di Marsiglia naturale per pretrattare il tessuto, ma non è essenziale.

A questo punto procedi allo stoccaggio, che può avvenire in un barattolo o cestino ermetico, o più comunemente in una wet bag (sacche impermeabili ma traspiranti create appositamente per lo stoccaggio di pannolini e assorbenti lavabili). Dopodiché ci pensa la lavatrice: una volta accumulate due o tre mutande, puoi lavarle insieme a dei capi delicati o, se usi i pannolini lavabili per i tuoi figli, insieme ad essi. Usa un programma cotoni ECO o un programma capi delicati, a 30°C di routine, con un detersivo ecologico, possibilmente bio. Abbi la cura di tenere la centrifuga a 800 gpm, per evitare di rovinare il tessuto impermeabile delicato. A questo punto puoi stendere al sole, che igienizza ed è  il miglior rimedio naturale ad eventuali macchie ostinate.

Per un’igiene ulteriore, ti consiglio di lavare, a fine ciclo, tutti i tuoi slip mestruali a 40° con del percarbonato di sodio, uno smacchiatore naturale che contribuirà a dare un’igiene più profonda ai tessuti.

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Il prezzo è un po’ più alto di quello degli assorbenti lavabili (un paio di mutande mestruali di un ottimo brand 100% made in Italy con cotone biologico costa sui 32 euro), ma dato che ne servono circa 8 paia per coprire un intero ciclo con un lavaggio al secondo giorno, la spesa è comunque circa di un decimo degli usa & getta.

Altrimenti restano le opzioni assorbenti lavabili e coppetta mestruale. Tuttavia ti consiglio di provare almeno una volta nella vita gli slip da ciclo, ogni donna dovrebbe farsi questo regalo!

Se vuoi approfondire il discorso pannolini lavabili, pannolinoteca o babywearing ti aspetto anche sul mio sito!

Grazie Irene!

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