Se sei una neomamma sicuramente ti sarai chiesta “Posso allattare al mare il mio bambino? Non fa troppo caldo?” . Assolutamente sì, anzi, il tuo piccolo ne potrà trarre anche tanti benefici. Se gli sguardi indiscreti ti frenano, ti dico subito che devi cambiare tu per prima prospettiva e non devi assolutamente preoccuparti: l’allattamento è del tutto naturale! E poi vuoi mettere la praticità di avere già tutto pronto, alla giusta temperatura? Leggendo l’articolo scoprirai come affrontare il caldo e l’allattamento vista mare.
Allattare al mare: anche con il caldo si può!
Come te, anche il tuo piccolo in estate ha più sete. Il caldo e l’afa lo fanno sudare più spesso e perciò ha bisogno di essere idratato con maggiore frequenza. Se l’allattamento è esclusivo al seno, viste le alte temperature, può diventare difficile sostenere più poppate quotidiane senza sentirti stanca e spossata. Sarebbe, però, un vero peccato dover rinunciare a questo momento di nutrimento e coccole solo per il caldo, anche perché non è necessario rinunciare.
Ecco piccoli accorgimenti per alleviare la sensazione di oppressione.
Acqua e fresco: alleati perfetti per allattare in estate
Ed ecco che l’acqua diventa tua amica per affrontare caldo e poppate, così che allattare al mare non sarà diverso dal solito, credimi (sono anche mamma di tre bambine meravigliose oltre che consulente allattamento IBCLC).
- Bevi spesso durante la giornata e, soprattutto, apporta la giusta quantità di liquidi, visto che il caldo ti fa sudare e il tuo corpo, così come te, ha bisogno di idratazione;
- sorseggia anche se non hai sete, perché quando ne sentirai il bisogno sarai già disidratata e così metterai a rischio la produzione di latte;
- bevi almeno due litri d’acqua al giorno. Potrà sembrarti tanto ma, bicchiere dopo bicchiere, arriverai a fine giornata con più forza ed energia;
- tieni vicino una bottiglia d’acqua a temperatura ambiente durante le poppate e bevi piccoli sorsi, ma frequentemente;
- puoi anche alternare con dei succhi o dei tè deteinati freddi. Non dimenticare di mangiare frutta e verdura, che contribuiscono al fabbisogno giornaliero di acqua.
- prima della poppata prova a bere qualcosa di tiepido, come una tisana. In questo modo favorisci la sudorazione, abbassando la temperatura corporea;
- se ti capita di allattare fuori casa cerca posti freschi, ventilati e all’ombra. Se, invece, allatti in casa, scegli stanze fresche e, se dotate di aria condizionata, imposta la temperatura a 25° ed evita che il getto d’aria fredda arrivi direttamente sul tuo bambino;
- scegli vestiti comodi, freschi e in cotone. Per tuo figlio un body di cotone a manica corta è perfetto, perché asciuga il sudore ed evita i colpi d’aria;
- metti qualche cubetto di ghiaccio in un fazzoletto per bagnarti le tempie ed i polsi quando necessario, e tieni a portata di mano mussole di cotone o bambù, per garantire un po’ di freschezza a te e al tuo piccino.
Neonati e mare: solo benefici
Se l’idea di allattare al mare ti spaventa fino quasi a voler rinunciare a portare i piccoli in spiaggia ti lascio qualche spunto. Portare i neonati al mare non presenta controindicazioni, anzi: la brezza marina, ricca di magnesio, purifica le loro vie respiratorie, mentre il sole, grazie alla vitamina D, protegge ossa e pelle.
Mare e sole insieme favoriscono la produzione di melatonina, l’ormone che, agendo sull’ipotalamo, regola il ciclo sonno-veglia e consente il rilassamento dei lattanti.
6 consigli per allattare al mare
Sei in spiaggia e il tuo piccolo ti ricorda che è arrivato il momento della poppata. Come allattare al mare serenamente? Ecco 6 consigli pratici:
- Prima della poppata non è necessario lavare il seno, anche se hai fatto il bagno al mare. Ricorda che il seno non è sporco, neanche se sei fuori casa, e non ha bisogno di essere pulito prima delle poppate. Le ghiandole intorno all’areola producono un liquido disinfettante e lubrificante specifico, quindi pulire il seno non serve, anche perché rischieresti di togliere la protezione naturale. Se hai qualche granello di sabbia sul seno, basta toglierlo con la mano o con il telo.
- Evita di mettere la crema solare nella zona peri areolare, per non farla ingerire al bambino durante la suzione.
- Per allattare, scegli la posizione sdraiata sul fianco, mettendo il bambino davanti a te all’altezza del seno. Così limiterai il contatto pelle a pelle e la relativa sensazione di calore, senza perdere il contatto visivo con il tuo piccolo. Naturalmente a patto che gradisca questa posizione.
- Prediligi poppate brevi, ma frequenti in modo da tenere il bimbo ben idratato. Il primo latte di ogni poppata è più liquido e gli permette di reintegrare ciò che si è perso con il caldo e il sudore. E non dimenticare di bere anche tu.
- Usa un costume comodo, meglio se a triangolo. In questo modo sarà comodo porgere il seno al bambino nel momento opportuno. Inoltre, i lacci del costume si trasformano in un simpatico passatempo per il piccolo se è già nella fase in cui vuole giocare mentre sta poppando. Se hai il costume bagnato e devi allattare, metti un asciugamano tra te e il bimbo per non farlo bagnare e prendere freddo.
- Se ti senti in imbarazzo puoi coprire il seno con un pareo, ma ricorda che allattare al seno in pubblico non è disdicevole, ma semplicemente naturale. E su questo punto ci tengo sempre tanto, perché ancora oggi, purtroppo, c’è da lottare in questo senso.
Puoi anche allattare in fascia in spiaggia!
Ti consiglio inoltre di trovare un posto tranquillo in modo tale che il piccolo possa godersi la poppata senza troppe distrazioni o stimoli esterni (allattare fuori casa).
Idratazione dei bambini allattati al seno
“Dal momento che fa molto caldo, devo far bere acqua al mio bambino?”. È la domanda che si fanno molti genitori di bambini allattati al seno.
Nella maggior parte dei casi, i bambini allattati al seno non hanno bisogno di altri liquidi. La composizione del latte materno garantisce un perfetto equilibrio fra la quantità di acqua necessaria per una corretta idratazione e la quantità di nutrienti necessari alla crescita. È formato, infatti, per l’85% da acqua.
La prima parte della poppata fornisce al bambino latte più fluido, più ricco di acqua, con meno grassi, che soddisfa il suo bisogno di bere. Man mano che la poppata procede, la componente grassa aumenta, fornendo l’apporto nutritivo di cui il bambino ha bisogno.
Non sostituire il latte!
Se sostituisci la poppata con l’acqua in bottiglia gli darai solo acqua senza nutrienti. Una volta iniziato lo svezzamento, invece, si può proporre dell’acqua, ma solo se richiesta dal bambino, altrimenti è sempre meglio dare il seno (come indica l’OMS il latte dovrebbe essere l’alimento principale del lattante almeno fino al primo anno di vita, compiuto).
In passato si alternava il seno al biberon con acqua e finocchio, tisane o camomilla. Questi liquidi, però, non essendo sterili come il latte materno, possono essere rischiosi per il piccolo, che viene esposto al pericolo di contaminazioni, ancor più con il caldo, quando i batteri proliferano. Le soluzioni granulari che vengono aggiunte all’acqua spesso contengono zuccheri artificiali che possono causare coliche. Inoltre, l’acqua riempie inutilmente lo stomaco del bambino dandogli un senso di sazietà falso.
Prima dei 6 mesi di vita non è necessario dargli acqua, perché con l’allattamento esclusivo (sia esso con latte materno che in formula) reintroduce anche i nutrienti persi con il sudore.
Il bambino allattato in estate mangia meno?
Mangiare meno in estate è normale, per via del caldo eccessivo, e anche ai neonati capita. Non bisogna, però, allarmarsi: quello che per noi è poco, per il neonato è sufficiente a coprire il suo fabbisogno giornaliero.
In estate, il bambino allattato al seno, sembra mangiare meno, anche perché può capitare che interrompa prima la poppata. Il motivo è che preferisce poppate brevi, ma frequenti per soddisfare il suo bisogno di bere, prendendo la prima porzione di latte, più acquosa e ricca di zuccheri, dunque più dissetante.
Può fare poppate più lunghe nelle ore più fresche della giornata, compensando la ridotta assunzione di nutrienti durante le ore calde. L’importante è monitorare eventuali segni di disidratazione, come pochi pannolini bagnati, urine colorate, scure, dall’odore molto forte di ammoniaca, marcata irritabilità o viceversa stato abbattuto, cute calda al tatto.
Per concludere
Anche se allattare al mare in estate può sembrare più faticoso e complicato, in realtà, per essere vissuto serenamente, richiede solo una maggiore organizzazione e qualche bicchiere d’acqua in più per te.
Se stai allattando e hai bisogno di consigli non esitare a contattarmi, sarò felice di aiutarti (scopri anche i miei percorsi utili già per prepararsi alla maternità in gravidanza).